Red Hat ha reso noti oggi i risultati di una sua recente ricerca dedicata all’evoluzione e alle priorità nelle politiche di assunzione in ambito enterprise mobility per il 2015. Da questo studio risulta che il 50% delle aziende punta ad assumere in ambito mobile nel corso dell’anno. Tra queste, il 32% è alla ricerca di competenze legate allo sviluppo front-end, il 27% cerca capacità di integrazione back-end, mentre il 15% richiede DevOps in versione mobile.

Secondo Gartner entro la fine del 2017 la domanda di mercato per servizi di sviluppo di app mobile crescerà almeno cinque volte più velocemente rispetto alla capacità delle organizzazioni IT di offrire tali servizi. In un simile scenario Red Hat prevede che le aziende continueranno a dare priorità alle ricerche di queste capacità, rafforzando parallelamente le competenze interne in aree quali Internet of Things (IoT), mobile project management e, in misura minore, wearable.

Per la sua ricerca, commissionata a TechValidate sotto forma di sondaggio online, Red Hat si è rivolta a un campione di 112 decision maker e professionisti IT di organizzazioni globali di ogni settore e dimensione, con lo scopo sia di comprendere come le aziende si stiano organizzando per garantirsi il successo nell’attuale economia che privilegia il mobile, sia di identificare le competenze più ambite in tema di enterprise mobility.

Tra i vari elementi di interesse emersi dalla ricerca è risultato che un’azienda su sette è alla ricerca di competenze DevOps, incluso agile project management. Il 15% delle aziende cerca conoscenza DevOps per aiutare i team mobile ad abbattere le barriere di comunicazione e collaborazione che ancora dividono i team di sviluppo e operations. Oltre a ciò il 9% delle aziende è alla ricerca di competenze specifiche di mobile project management.

Inoltre la richiesta di competenze in ambito IoT è maggiore rispetto all’esperienza sui dispositivi indossabili. Le aziende stanno adottando un approccio più strategico all’IoT come parte di una strategia di enterprise mobility, con il 13% che intende ricercare competenze IoT nel corso del 2015 e il 70% che prevede di integrare progetti IoT nelle loro attività entro i prossimi cinque anni. Questo in contrasto con la richiesta di competenze wearable, che solo il 3% delle aziende ritiene importante per le sue assunzioni nel corso di quest’anno.