Una ricerca globale condotta da Forrester Consulting evidenzia che i carichi di lavoro fondamentali su mainframe sono in aumento, ma c’è una carenza di personale qualificato che sappia gestirli. Secondo l’indagine, commissionata da Compuware e condotta su decision-maker e sviluppatori di mainframe in Europa e negli Stati Uniti, il mainframe sta diventando sempre più importante per le grandi imprese, ed è previsto un aumento delle aziende che eseguono almeno la metà delle loro applicazioni più importanti su piattaforma mainframe. Tuttavia il pensionamento di personale qualificato per mainframe e la difficoltà di sostituirlo rappresentano una minaccia significativa per la qualità, la velocità e l’efficienza.

Molti CIO si trovano chiaramente di fronte a una scelta di vita o di morte quando si tratta di mainframe”, ha commentato Chris O’Malley, CEO di Compuware. “Devono rapidamente ripensare, ridisegnare e rielaborare il loro approccio al mainframe DevOps o affrontare un futuro in cui sono semplicemente troppo lenti e poco flessibili per tenere il passo con i loro concorrenti più agili”.

La crescente importanza del mainframe è testimoniata dal fatto che il 64% delle imprese intervistate a livello globale (il 65% in EMEA) eseguirà più della metà delle proprie applicazioni più critiche sulla piattaforma mainframe entro il prossimo anno, rispetto al 57% (52% in EMEA) di quest’anno. Il 72% (76% in EMEA) delle applicazioni rivolte ai clienti in queste aziende sono completamente o molto dipendenti dall’elaborazione su mainframe.

forrester compuware mainframe

Per quanto riguarda il personale, negli ultimi cinque anni le imprese hanno perso in media il 23% (23% in EMEA) dei dipendenti specializzati in mainframe e il 63% (57% in EMEA) di loro non è stato sostituito.

Dall’indagine emerge come problematica anche la misurazione dei KPI critici. Nonostante le aziende riconoscano l’importanza di qualità, velocità ed efficienza, questi parametri non vengono misurati: il 27% delle aziende (29% in EMEA) non misura la qualità, il 38% (30% in EMEA) non misura la velocità, il 39% (35% in EMEA) non misura l’efficienza.

Questi risultati suggeriscono che gli investimenti in mainframe, sulla sua cultura e le sue pratiche di gestione devono evolversi in modo significativo alla luce delle mutevoli realtà del mercato. L’enfasi insufficiente sulla velocità, per esempio, è l’eredità di un’epoca diversa rispetto a quella dell’attuale economia digitale. Anche un’attenzione inadeguata all’efficienza è il riflesso di un tempo in cui lo staff di sviluppo e di controllo qualità della piattaforma mainframe era significativamente più numeroso e stabile.

Il mainframe è ancora vivo e in pieno sviluppo in molte aziende. I responsabili delle decisioni IT non possono permettersi di trattare le loro applicazioni mainframe come ambienti statici legati a cicli di rilascio lunghi, né possono evitare di gestire passaggi critici perché facevano affidamento su forza lavoro ormai in pensione”, si legge nel report di Forrester. “Al contrario, le aziende devono implementare gli strumenti moderni necessari ad accelerare non solo la qualità, ma anche la velocità e l’efficienza del proprio mainframe, nonché riuscire ad attirare personale qualificato per lavorare su questa piattaforma”.