Se volete attrarre e trattenere i dipendenti migliori, fate usare loro un Mac e un iPhone. In sintesi è questo il sunto dell’ultimo sondaggio di Jamf sulla scelta dei dipendenti. Abbiamo incontrato il CEO dell’azienda, Dean Hager, per discutere del futuro (a quanto pare radioso) di Apple nell’IT aziendale.

Perché parliamo di un futuro radioso? Innanzitutto perché fino a una decina di anni fa Apple era un attore molto piccolo nel mercato IT aziendale, con percentuali di diffusione attorno al 2%. Forse potevate trovare qualche Mac nei reparti creativi, ma non ne avreste visti molti altrove. Nessuno aveva mai sentito parlare di un iPhone, e quei “telefoni intelligenti” che esistevano allora avevano tastiere fisiche e schermi piccoli.

Lo stesso Steve Jobs dichiarava nel 2010 che “quello che amo del mercato dei consumatori, e che ho sempre odiato per il mercato enterprise, è che produciamo un prodotto e ne parliamo con tutti, e ognuno vota per sé stesso”. Jobs intendeva dire che le persone che usano i prodotti aziendali non riescono a sceglierli da soli e aggiungeva che “le persone che prendono queste decisioni sono a volte confuse”. Nel frattempo però si iniziava a notare sempre più spesso il logo di Apple nelle sale riunioni, nelle conferenze e in altri scenari aziendali. Qualcosa stava insomma cambiando.

In questi giorni le aziende lasciano che siano i loro dipendenti a scegliere le piattaforme che vogliono utilizzare. IBM, GE, Concentrix, Oath, SAP e Capital One hanno già centinaia di migliaia di Mac in uso nelle loro sedi in tutto il mondo e iOS sta diventando un elemento pervasivo in tutta l’azienda. Apple ha recentemente rivelato che Intesa Sanpaolo sta distribuendo app iOS e che LensCrafters sta dotando 7.000 dipendenti di iPad Pro.

Queste società non stanno semplicemente seguendo una tendenza immaginaria. Apple sta infatti diventando a tutti gli effetti una piattaforma indispensabile nell’IT aziendale, in parte perché i dipendenti amano i prodotti di Cupertino molto più di altri. Alcuni punti salienti del rapporto Jamf di quest’anno riportano che per il 68% dei lavoratori aziendali la scelta della tecnologia li rende più produttivi, mentre il 77% afferma che è più probabile che scelga di lavorare o di stare in un’azienda che offre la scelta del dispositivo. E cosa succede quando ai dipendenti aziendali viene data questa scelta?

Il sondaggio Jamf mostra che Apple non ha rivali: il 72% sceglierà infatti un Mac e il 75% un iPhone o iPad, mentre il 28% sceglierà un PC e il 25% potrebbe optare per Android. “Le persone comprano ciò che vogliono usare a casa e sperano di usare le stesse piattaforme quando arrivano al lavoro” ha detto Hager. “Se non viene concesso loro il sistema che vogliono utilizzare, i lavoratori faranno tutto quello che possono sul proprio dispositivo Apple e useranno il PC Windows da lavoro solo quando devono farlo.”

Mac, iPhone e iPad

“Ora sappiamo che i dipendenti aziendali realizzeranno le proprie scelte di vita e di carriera in base alla tecnologia che sono chiamati a utilizzare. Ciò significa che la decisione di implementare Mac, iPhone o iPad non è più solo per l’IT, ma è anche una decisione importante per le risorse umane e i CEO che si sforzano di attrarre e mantenere le persone migliori. L’IT insomma è diventato anche un problema di risorse umane”, continua Hager.

Fletcher Previn, vice presidente di Workplace as a Service presso IBM, ha fatto molto discutere nel 2016 quando rivelò che IBM avrebbe risparmiato fino a 543 dollari per ogni Mac distribuito in azienda rispetto a un PC per un periodo di quattro anni in termini di costo totale di proprietà. IBM d’altronde sa bene che le persone sceglieranno di candidarsi per lavorare basandosi anche sulla forza delle scelte tecnologiche che l’azienda rende loro disponibili e non a caso, proprio per sfruttare questa opportunità, nei suoi video di reclutamento IBM ora esplicita chiaramente il permesso di usare prodotti Apple.

Apple ha già un’ottima reputazione per quanto riguarda sicurezza, privacy, facilità d’uso e altro ancora. Il fatto che sia possibile implementare i propri prodotti in azienda ed essere sicuri che questi prodotti riceveranno tempestivamente aggiornamenti software e di sicurezza è molto interessante, anche perché ciò significa che qualsiasi app aziendale funzionerà in modo coerente lungo tutta la filiera tecnologica aziendale. Non è un caso se oggi il 76% dei dispositivi iOS in uso in tutto il mondo ha a bordo iOS 11, percentuale che Android può solo sognarsi quando si parla di versione più recente del sistema operativo.

Il passaggio per implementare i prodotti Apple nell’IT aziendale significa anche che è emerso un ecosistema di fornitori di servizi di terze parti, di sviluppatori di soluzioni e di integratori di sistemi per aiutare le aziende a effettuare la migrazione. E non è una novità da poco visto che fino a poco tempo fa le mosse per distribuire in azienda i prodotti Apple richiedevano la gestione (non sempre semplice e rapida) di problemi di integrazione, gestione e distribuzione. Le aziende che cercano di fare lo stesso oggi godono invece di un ampio insieme di esperienze e abilità che le facilitano non poco nel processo di migrazione ad Apple.

Ripensando alle osservazioni di Jobs nel 2010, Hager ha osservato come solo sei o sette anni fa la distribuzione di Mac a livello enterprise fosse limitata al solo 2%. Ora, con il 70% dei dipendenti che desidera utilizzare i prodotti Apple al lavoro, sembra esserci una reale opportunità per una transizione IT aziendale molto più vasta e, sempre secondo Hager, la parte più difficile di questo “viaggio” da parte di Apple è già avvenuta e da qui in poi non potrà che andare in discesa.

Le imprese devono capire che le scelte tecnologiche che offrono ai dipendenti avranno un impatto significativo sulla produttività, il reclutamento e la fidelizzazione del personale. Ora hanno un ricco ecosistema di supporto per aiutarli a implementare nuove piattaforme nel loro business. Tutti ne traggono beneficio. I dipendenti infatti ottengono una piattaforma familiare che apprezzano, le aziende probabilmente risparmiano denaro nel tempo e Apple continua a farsi largo nel mondo enterprise con i suoi Mac, iPhone e iPad e a guadagnare quote di mercato sempre più consistenti. “Quando i datori di lavoro combinano la libertà della scelta tecnologica con i prodotti di Apple, i risultati sono una maggiore ritenzione dei dipendenti, produttività e soddisfazione sul lavoro”, conclude Hager.