Alessandra Poggiani ha rassegnato le dimissioni dalla carica di direttrice dell’Agenzia per l’Italia Digitale.
A stretto giro con l’approvazione da parte del Governo del Piano per lo sviluppo della banda ultralarga e in contemporanea con l’esordio della fattura elettronica obbligatoria per la Pa, uno dei ruoli cardine della strategia di rilancio del Paese elaborata dall’esecutivo Renzi rimane dunque privo di regia.
Allo stato attuale infatti non è ancora dato sapere il nome di chi sostituirà Poggiani, sebbene sia certo che conoscerne il nome sarà questione di ore: il ruolo dell’Agenzia è troppo importante per il futuro dell’Italia perché si possa anche solo sospettare una cessazione delle sue funzioni e della sua operatività.
Perché allora l’abbandono della direttrice in un momento fondamentale per le sfide che Agid si appresta ad affrontare, e per giunta a meno di un anno dalla nomina?
Ho ritenuto che la parte più importante del mio lavoro sia stata portata a termine con il varo del piano Crescita Digitale e della strategia per la Banda ultralarga. Ora porterò il mio contributo sui territori”.
Queste le motivazioni ufficiali fornite dalla diretta interessata, già proiettata verso il prossimo impegno sul territorio a supporto della candidata Pd per le elezioni in Veneto, Alessandra Moretti.
Ancora, a chi sospettava dissidi in seno ai vertici e paventava la presenza di ostacoli per lo sviluppo dei piani di lavoro così ha risposto l’ex direttrice: “Non è vero che non si possono cambiare le politiche per l’innovazione: lo dimostrano i due piani appena varati dal governo, Crescita Digitale e Strategia Ultrabroadband. Vorrei ricordare anche il successo della fatturazione elettronica verso la Pubblica amministrazione centrale. La macchina si è rimessa in moto”.
D’altra parte, dopo il rallentamento dei lavori che l’Agid ha subito lo scorso anno in seguito alle dimissioni improvvise di Agostino Ragosa e dopo gli otto mesi di riorganizzazione che si sono resi necessari sotto la guida tecnica di Poggiani, anche quest’ultima ormai ex, è difficile non vedere il bicchiere mezzo vuoto: i frutti degli sforzi compiuti dall’Agenzia cominciavano a intravedersi. Ora, chiunque ne assumerà le veci dovrà proseguire sulle basi poste. Per non dover ancora una volta ricominciare.