Secondo il recente studio di Fujitsu Fit for Digital: Co-creation in the Age of Disruption, i maggiori retailer italiani ed europei, sono fortemente fiduciosi circa la capacità delle rispettive organizzazioni di sopravvivere alla rivoluzione digitale, ma non senza forti cambiamenti e un focus sull’innovazione.

Sebbene la maggior parte dei grandi retailer di oggi non sia stata “pensata” per l’era digitale, tutti concordano sulla necessità di sapersi innovare e adattarsi rapidamente al nuovo contesto se si vuole conservare la market share e affrontare competitor nativi digitali.

Nonostante la portata di queste sfide, quasi tre quarti dei retailer intervistati in Europa hanno dichiarato di essere fiduciosi circa i vantaggi significativi che la digitalizzazione può portare con la co-creazione e la collaborazione strategica considerate vitali per il successo. Anche in Italia i retailer hanno la consapevolezza che la rivoluzione digitale è in atto da tempo e che il loro settore ne è impattato in modo molto significativo (55%) grazie o a causa della pressione dei competitor (64%).

Il 40% dei retailer interpellati ritiene che entro il 2021 la propria organizzazione non avrà la forma attuale (73% per quelli italiani). Ma non c’è preoccupazione visto che solo un terzo dei C-level nel settore retail si dice preoccupato per il futuro della propria azienda. Gli italiani invece sono più positivi: il 36% del campione si dichiara non preoccupato e solo il 9% lo è.

retailer italiani

Il 75% del campione totale (il 63% in Italia) è convinto che il settore retail sia destinato a cambiare radicalmente nell’arco dei prossimi cinque anni, tanto che il 54% del campione europeo e il 100% di quello italiano afferma di aver già adottato misure per affrontare la sfida di questa rivoluzione. In particolare, l’82% del campione italiano ha dichiarato di aver modificato la propria strategia di business, facendo importanti investimenti in tecnologia (73%), stringendo nuove partnership strategiche (46%) e sviluppando nuovi servizi e prodotti (46%).

Nonostante questo ottimismo, la trasformazione digitale presenta anche una serie di sfide per il settore retail. Quasi tre quarti (il 73%) della totalità degli intervistati ritengono che le rispettive organizzazioni debbano innovare più velocemente per poter mantenere la propria rilevanza, identificando come fattori frenanti l’obsolescenza di tecnologie e infrastrutture (43% in Europa, 46% in Italia), l’assenza delle competenze e dei talenti necessari (31% in Europa, 36% in Italia) o semplicemente la complessità della sfida (32% in Europa, 36% in Italia).

Secondo i retailer italiani il cambiamento nella propria azienda è guidato dal team di C-level (46%) e sono i consumatori, secondo il 55% degli intervistati, che richiedono all’azienda questa evoluzione. Rispetto a due anni fa, i retailer italiani intervistati sembrano essere più fiduciosi e ritengono di aver preso delle decisioni corrette nel mettere la propria azienda nelle condizioni di poter affrontare la sfida della rivoluzione digitale.

“Spinta dalla volontà di migliorare il customer service, la maggioranza dei retailer ha già implementato nuove tecnologie, sviluppato nuovi servizi e si prepara a diventare più competitiva che mai. La rivoluzione digitale è ora la nuova normalità per i retailer europei e, come conferma la nostra ricerca, sono pronti per approfittarne” ha dichiarato Richard Clarke, Vice President Global Retail Business Development di Fujitsu.