Per i responsabili IT delle aziende europee le reti sono uno degli elementi guida verso la possibile trasformazione digitale, con l’adozione delle reti open che emerge come la soluzione ideale per questa sfida. È questo in sintesi il risultato di una ricerca realizzata per conto di JuniperNetworks da Loudhouse Research che ha coinvolto 800 decisori IT in Francia, Germania, Italia, Olanda, Spagna, Svezia e Gran Bretagna in aziende da 1.000 a oltre 5.000 dipendenti. I settori coinvolti comprendono pubblica amministrazione, sanità, retail e distribuzione, media e broadcast, utilities, manifatturiero e costruzioni, trasporti e logistica.

Un bacino di utenza molto variegato dal quale emerge inoltre che i CIO e i team strategici interfunzionali hanno l’opportunità di dimostrare come l’open networking sia la giusta risposta alla necessità del top management di avere un IT capace di supportare la trasformazione del business e il successo commerciale. Allo stesso tempo, la ricerca ha rilevato le preoccupazioni da parte dei responsabili IT verso l’adozione dell’open networking, nonostante tutti i benefici di cui sono consapevoli.

Queste preoccupazioni ruotano attorno all’efficacia delle misure di sicurezza in un ambiente aperto, alla mancanza di competenze nella gestione di reti automatizzate software driven e alle difficoltà di integrazione con le architetture esistenti. Per mitigare tutto questo, poiché le tecnologie SDN/NFV vengono adottate per creare ambienti di rete aperti, i responsabili IT chiedono ulteriori livelli di formazione per il management IT, una maturazione della tecnologia, una maggiore adozione di standard e la presenza di forti partner tecnologici.

Metà degli intervistati crede che il CIO si trovi nella posizione ideale per introdurre l’open networking in azienda

Scendendo più in profondità nella ricerca, si scopre che l’82% degli intervistati si identifica nella situazione in cui le necessità dell’azienda richiedono un’evoluzione di rete, creando nuove sfide per la funzione IT. Il 93% dichiara che la sua azienda si affida a un’infrastruttura di rete innovativa e flessibile per sostenere le performance aziendali nello scenario competitivo odierno, mentre per il 66% la rete si misura più sull’efficacia e sulla capacità di rispondere a un’ampia gamma di bisogni aziendali, piuttosto che sulla base di capacità e performance.

Metà degli intervistati crede che il CIO si trovi nella posizione ideale per introdurre l’open networking in azienda, mentre il 29% ritiene che l’obiettivo possa essere realizzato da team strategici interfunzionali. Vi è inoltre un forte entusiasmo per l’open networking, con l’83% degli intervistati che esprime il proprio supporto per queste iniziative. Anche tra coloro che non sono ancora impegnati attivamente, il 68% dice che la sua organizzazione muterà atteggiamento nei prossimi 36 mesi. Il 78%, infine, è convinto che l’open networking rappresenti un approccio più flessibile all’IT e più in linea con gli obiettivi di business.

“I megatrend come il cloud, l’Internet delle Cose, i big data e la mobilità della forza lavoro che stanno accompagnando la trasformazione digitale fanno sì che la rete non possa più essere giudicata solo in termini di prestazioni e capacità e nemmeno che venga considerata solo “ferraglia”. Le aziende invece, se vogliono sopravvivere alla rivoluzione digitale che sta alla base di questi trend, devono realizzare un’infrastruttura capace di offrire reali vantaggi di business” ha dichiarato Gerard Allison, senior vice president EMEA di Juniper Networks.