Nella loro ricerca di innovazione IT, i CIO devono guardare oltre i tipici elenchi delle “aziende più innovative”. Oggi l’innovazione avviene a livello di piattaforma, e questo richiede di pensare a fornitori e partner in termini di come si inseriscono nel proprio ecosistema.

Secondo le previsioni di IDC FutureScape: Worldwide Future of Industry Ecosystems 2021, i leader non possono più vedere la propria organizzazione come un sistema isolato, perché il successo futuro deriva dall’essere parte di un ecosistema industriale. Infatti, secondo IDC, quest’anno gli ecosistemi di settore genereranno un tasso di innovazione del 40% maggiore rispetto agli approcci tradizionali.

Una parte fondamentale di qualsiasi strategia relativa agli ecosistemi di settore è scegliere a quale aderire come partecipante e in quali ecosistemi assumere un ruolo più importante. Le possibilità sono infinite: si può scegliere di puntare su diversi ecosistemi e anche di formare ecosistemi ibridi, basati isu relazioni consolidate con i propri partner e fornitori, che a loro volta creano un nuovo derivato dell’ecosistema stesso.

Un altro elemento chiave, soprattutto per chi sta sviluppando il proprio ecosistema di settore e la sua strategia di immissione sul mercato, è con quali partner tecnologici allinearsi e come rendere l’alleanza il più possibile a prova di futuro. In questo articolo, ci concentreremo esattamente su questo: come trovare partner tecnologici innovativi per il proprio ecosistema di settore per generare nuovi ricavi netti da nuovi modelli di business.

Definire la propria strategia

Il primo passo è definire il proprio stato attuale, la visione futura e la strategia. Molti settori stanno passando dall’uso di prodotti e soluzioni standalone verso suite di strumenti più integrate, spesso fornite come modello di business basato su piattaforma cloud. Le aziende stanno cercando di estendere le loro entrate dai servizi basati su progetti ai servizi basati su abbonamento.

Per esempio, è ciò che sta accadendo nel settore dell’architettura, dell’ingegneria e delle costruzioni (AEC). Per decenni, il lavoro è stato eseguito progetto per progetto utilizzando software CAD e BIM per creare risultati 2D e 3D specifici per i clienti. Con i progressi dei principali fornitori di software come Autodesk e Bentley, il settore si sta spostando verso suite integrate di strumenti e cloud di settore, che aprono le porte a nuovi modelli di business e modalità di lavoro più collaborative.

Con l’avanzare dell’uso dei digital twin, si aprono nuove possibilità di rendite che stanno sostituendo i ricavi basati su progetti e consentono alle aziende AEC di gestire e mantenere questi digital twin infrastrutturali (per es. edifici, ponti e strade) per i propri clienti.

Definire la propria strategia permette di avere un’idea del set diversificato di fornitori e di strumenti utilizzati oggi nelle divisioni e nei dipartimenti aziendali, nonché della visione futura di dove stanno andando le cose. Molto probabilmente, la vostra azienda si sta dirigendo verso un modello di business basato su piattaforma cloud con un ecosistema di fornitori di tecnologia che riempiono i vari livelli di servizio nello stack tecnologico, come visualizzazione, progettazione e modellazione, collaborazione, digital twin, integrazione, edge/IoT, cloud e analisi dei dati.

Sebbene i livelli dei servizi possano variare in base al settore, dal punto di vista dei servizi IT questa architettura logica è un ottimo modo per pensare ai vari partner tecnologici di cui potreste aver bisogno nel vostro ecosistema.

Convalidare la propria visione

Un modo per convalidare la visione futura è monitorare i segnali provenienti dal mercato in termini di fusioni e acquisizioni. Tornando al nostro esempio del settore AEC, la recente acquisizione di The Wild da parte di Autodesk dimostra il valore dell’integrazione delle tecnologie AR/VR nelle soluzioni di digital twin, in modo che i clienti possano visualizzare e collaborare meglio intorno alle decisioni di progettazione o operative relative alle proprie risorse fisiche.

Questi tipi di acquisizioni aiutano a illustrare dove si trova il baricentro, come il gemello digitale in questo esempio, e i vari abilitatori tecnologici, come le tecnologie di visualizzazione, che è necessario incorporare. Ovviamente, invece di reinventare la ruota, per definire il proprio ecosistema spesso è possibile costruire su ecosistemi e piattaforme di settore esistenti, in collaborazione con partner e fornitori.

Il modello di business dell’App Store, in cui si innova al di sopra della piattaforma, permette di concentrarsi su app di nicchia per i clienti. Allo stesso tempo non è necessario preoccuparsi dei livelli sottostanti, come il livello del digital twin, livello di integrazione, livello dati e base cloud. Inoltre, i player più grandi si rendono conto che non possono soddisfare tutte le esigenze, quindi stanno volutamente progettando le loro piattaforme in modo che siano aperte ed estensibili.

Identificare i fornitori emergenti

Individuati i vari tipi di servizi necessari per il proprio ecosistema, il passo successivo è identificare i partner tecnologici adeguati.

Sul lato interno, quale modo migliore per rilevare i fornitori emergenti che raggruppare le fonti all’interno della vostra organizzazione? E’ possibile configurare facilmente un “tracker” dei fornitori emergenti chiedendo alle varie divisioni aziendali di condividere i dettagli sui fornitori emergenti con cui stanno lavorando e quelli con cui prevedono di lavorare. Il tracker può aiutarvi a identificare quali relazioni sono in fase iniziale e quali hanno attività e progetti attivi.

Se avete legami con il mondo accademico, spesso possono aiutarvi con analisi di mercato e condividere i loro risultati in termini sia di tendenze e tecnologie emergenti che di fornitori emergenti. Gli incubatori sono un’altra grande fonte di informazioni e un modo per scoprire fornitori di nuove tecnologie nella vostra nicchia. Gli incubatori e i fondi di rischio specifici di settore possono essere ancora più adatti, grazie alla loro profonda conoscenza del settore.

Identificare i “disruptor”

Un errore comune quando si cercano fornitori di tecnologia è guardare alle aziende pubblicizzate come le più innovative o scegliere le migliori, partendo dal presupposto che l’innovazione sia inserita nella loro roadmap. È probabile che nessuno dei due approcci permetta di accedere all’innovazione che state cercando.

La scelta del migliore funziona bene per l’IT interno come ERP, CRM o in termini di soluzioni rivolte ai clienti, ma quando si tratta della vostra proposta di valore e differenziazione dovete guardare altrove. In questo caso, gli strumenti migliori diventano la posta in gioco da utilizzare come base per l’ecosistema o cloud di settore.

Gli elenchi di brand “più innovativi” che si trovano su Internet spesso sono basati sull’opinione pubblica o sull’editore, e finiscono per far emergere le aziende con una forte reputazione. Sebbene possano essere attori leader di mercato, ciò non garantisce la continua innovazione. Nella scelta di fornitori e partner bisogna verificare la loro metodologia di lavoro e capire come si adattano alla propria definizione e alle aspettative per ciò che costituisce innovazione.

Un approccio migliore è cercare chi sta facendo innovazione dirompente tra i disruptor. Anche i disruptor hanno una durata di vita e dopo 5-10 anni è probabile che diventino “tradizionali”. Per esempio, consideriamo come Wasabi sta superando AWS nell’arena dello storage cloud.

Creare il proprio cloud di settore

Tornando alla visione futura e all’ecosistema e al cloud di settore previsti, ora potete utilizzare questo modello come struttura per identificare e posizionare i partner nell’ecosistema. Probabilmente attingerete ai migliori fornitori per servizi di base come cloud, integrazione e collaborazione, e quindi a quei partner più specializzati che avete identificato per app specifiche che volete portare sul mercato.

Questo approccio al cloud di settore vi aiuterà a far ripartire e accelerare la vostra strategia, permettendovi di concentrarvi più sul livello applicativo in cui la vostra organizzazione ha esperienza di business e meno sul funzionamento di strumenti e livelli sottostanti. È anche un approccio flessibile, che permette di combinare i servizi all’interno del cloud di settore, ovvero i partner tecnologici, per creare nuove app di settore uniche per vari clienti e casi d’uso.

Il tempo investito a pensare all’ecosistema del vostro settore, ai futuri modelli di business e ai partner tecnologici innovativi sarà tempo ben speso!