L’organismo propone un patto di legislatura che prevede l’istituzione di un Osservatorio Permanente Nazionale sulla Sanità Digitale e sulle Terapie Digitali; agevolare l’interazione con altri organismi parlamentari e istituzionali europei, aprire il dialogo con le autorità e le istituzioni dei Paesi del Mediterraneo, impegnarsi ad assicurare equità di accesso nazionale e regionale agli strumenti di Sanità digitale, conferire supporto socio-politico-sanitario al riconoscimento ed alla diffusione territoriale delle Terapie digitali anche nel nostro Paese, promuovere sinergie istituzionali utili a un indirizzo regolatorio comune sul tema delle Terapie Digitali e identificare iniziative a livello istituzionale incentrate sul tema della sostenibilità delle Terapie digitali per assicurarne la diffusione all’interno del Servizio sanitario nazionale.

Le priorità della legislatura

Gli obiettivi sono elencati in una lettera aperta presentata dall’Intergruppo e indirizzata oltre che al ministro della Salute, al governo, e ai parlamentari dove si chiede che Sanità Digitale e Terapie Digitali (DTx) siano una delle priorità di questa legislatura. “La Sanità Digitale – recita la lettera – è l’applicazione delle tecnologie digitali a supporto dell’innovazione del Servizio sanitario nazionale, ambito che può e deve diventare una assoluta priorità nella legislatura per rendere più efficace l’erogazione dei servizi, snellire la comunicazione tra strutture sanitarie e cittadini e semplificare i sistemi di prenotazione. In particolare, lo sviluppo della sanità digitale all’interno di una corretta programmazione di sistema, può assicurare alla sanità italiana il superamento della divisione ospedale-territorio, permettendo di realizzare anche quella sanità di prossimità che è la vera chiave di una corretta gestione delle cronicità e dei sempre più vasti bisogni di salute”.

Le Terapie Digitali-DTx, prosegue, offrono interventi terapeutici basati su software e sono prodotti ormai dotati di evidenza scientifica ottenuta attraverso sperimentazione clinica allo scopo di prevenire, gestire o trattare un ampio spettro di condizioni patologiche fisiche, mentali e comportamentali. Le terapie digitali – come confermato dalla letteratura scientifica – hanno inoltre un impatto positivo sul decorso e sul monitoraggio dei progressi del paziente da parte del clinico, utile sia all’adattamento dei percorsi di cura, sia ai fini di ricerca. Le Terapie Digitali rappresentano inoltre da un lato una potenziale riduzione dei costi per il SSN, dall’altro un’opportunità per accelerarne la digitalizzazione.

Secondo il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, “La digitalizzazione delle cure è sinonimo di una sanità che sa venire incontro ai cittadini. Investire in sanità digitale significa anche dare concretezza al concetto di multidisciplinarità e favorire il rapporto fra ospedali e territorio. Adesso è prioritario alzare il passo”. Simona Soizzo, deputata leghista e presidente dell’Intergruppo, ha sottolineato come l’Intergruppo nasce per colmare un “vulnus legislativo“ in tema di Sanità e terapie digitali, che allontana l’Italia da Usa e i principali Paesi europei. “In questo settore– ha affermato – c’è bisogno di una norma e, oggi più che mai, il Sistema sanitario nazionale, anche alla luce dei fondi del Pnrr, deve fare un salto di qualità per essere più vicino ai cittadini. Ci poniamo come obiettivo di legiferare in 18 mesi e dar vita a un decreto legge per inserire le terapie digitali all’interno di un campione omogeneo di terapie che vanno codificate all’interno di linee guida e che devono essere fruibili e non a pagamento”.