Per Qwince innovazione si traduce con Puntofarma, la piattaforma digitale che vuole migliorare la collaborazione tra personale sanitario e pazienti cronici, supportare l’aderenza alle terapie e facilitare l’accesso ai servizi di prevenzione, diagnosi e cura.

Ingegnere con qualche anno di esperienza all’estero e un passato da consulente per multinazionali e aziende farmaceutiche, Troia guida un’azienda di 15 persone con 25 grossi player della sanità come clienti focalizzata sul tema della cronicità. “Il 40% dei pazienti – spiega – soffre di almeno una malattia cronica il 20% di due o più malattie e non si tratta solo di anziani visto che molte di queste persone rientrano nella fascia 35-64 anni. In più l’80% delle prestazioni richiesta al SSN riguardano le patologie croniche”.

Questo segmento si innesta su uno scenario post pandemico che ha innescato nuovi processi di digitalizzazione con un cambio di paradigma a livello governativo su telemedicina e telemonitoraggio, il nuovo ruolo dell’assistenza territoriale e la rivalutazione del domicilio come primo luogo di cura. Ma c’è dell’altro. Come sottolinea Troia “I bandi usciti di recente ragionano in termini di piattaforma abilitante come è il caso della telemedicina. Si tratta di piattaforme che abilitano un determinato servizio ma ci si aspetta che nelle strutture sanitarie ci siano endpoint che interloquiscono con queste strutture”.

Il modello Connected Care

Qwince però non ha aspettato la pandemia per iniziare a lavorare su Puntofarma. Tutto parte nel 2014 quando “grazie all’integrazione con le farmacie ci siamo specializzati sul tema della cronicità”.

Il lungo percorso ha portato a una piattaforma progettata secondo il modello Connected Care, che abilita la condivisione delle informazioni dei pazienti tra tutti gli attori impegnati nel processo di cura, che si compone di quattro moduli.

Prenotazioni server per l’organizzazione dell’accesso ai servizi sanitari in presenza o in modalità virtuale. Con questo modulo il paziente può creare anche un “circolo cura” con i professionisti o centri più frequentemente utilizzati, mandare messaggi di conferma, impostare promemoria e coinvolgere la famiglia, i caregiver o altri operatori sanitari. Oltre ad automatizzare e semplificare anche il processo di prenotazione di un farmaco o di un dispositivo medico. Con Terapia, il modulo entrale, l’operatore sanitario prende in carico il paziente e imposta un percorso di cura aiutando il paziente a migliorare l’aderenza alla terapia. L’applicazione raccoglie tutte le informazioni sanitarie sul soggetto e permette di personalizzare l’assistenza. Con l’utilizzo di questo modo gli operatori sanitari possono monitorare le patologie, organizzare rilevazioni biometriche, esaminare i referti delle visite, visualizzare i risultati di laboratorio e test, analizzare la storia medica e familiare, controllare le terapie e i farmaci assunti in passato e nel presente, annotare allergie, procedure e vaccinazioni e prescrivere controlli e terapie.  E il paziente accede a tutte le informazioni relative al suo quadro sanitario, interagisce con il medico, il farmacista o altri operatori sanitari.

La piattaforma – precisa l’AD di Qwince – si integra con il Fascicolo sanitario elettronico senza esserne un duplicato. Il FSE infatti ha gradi implementazione diversi sul territorio nazionale e allo stato delle cose nasce più per scopi di controllo della spesa pubblica che per finalità di natura terapeutica. Se entriamo nel FSE non troviamo gli integratori che assumiamo e non è detto che si trovino i referti della diagnostica. Siamo ancora in uno stadio di implementazione troppo basso e per questo servono queste tecnologie. In più non tutte le organizzazioni sanitarie provvedono al carico dei referti. Tutto è a macchia di leopardo e quindi c’è bisogno di completare il Fascicolo in qualche modo”.

Con il modulo Screening gli operatori possono instaurare una relazione continua con i pazienti grazie ad un’attività di follow up che avviene attraverso il monitoraggio con dispositivi medici da remoto (già integrati nella soluzione) e la somministrazione di questionari di valutazione dello stato di salute e delle condizioni generali del paziente. Lo strumento si dimostra particolarmente utile per identificare eventuali patologie o criticità in modo precoce e intervenire tempestivamente. L’ultimo è il Teleconsulto con il quale si accede ai servizi di assistenza e comunicazione digitali, semplificando tutto il processo di pre-visita. Il paziente può pianificare l’accesso al consulto, gestire online le pratiche amministrative, come ad esempio il consenso al trattamento dei dati personali, condividere informazioni, referti e immagini diagnostiche e abilitare un sistema di messaggistica e comunicazione. “L’obiettivo – precisa Troia – è creare una rete di protezione attorno al paziente e mettere in condizione gli operatori sanitari di concentrarsi su cosa è importante riducendo al minimo il tempo per le attività a minore valore aggiunto”.

Prenotazioni più veloci

Operatori e strutture sanitarie sono i clienti di Qwince mentre per pazienti cronici e acuti e caregiver l’utilizzo della piattaforma è gratuito. Attualmente sono circa quattromila i pazienti della piattaforma utilizzata nelle strutture sanitarie private per implementazioni che riguardano disturbi neuromuscolari, monitoraggio pazienti con sclerosi con importante raccolta dati di questionari e in altri contesti il videoconsulto o la spinometria in tempo reale. Nel caso di ambulatori specialistici è stata utilizzata per la pianificazione degli interventi fino a comunicazione con riduzione dei tempi di attesa del 50% per la prenotazione e tempo di attesa del paziente migliorato di circa otto minuti con riduzione del no show dei poliambulatori. “Nella medicina del territorio la piattaforma attiva processi virtuosi fra gli attori soprattutto in campo oncologico con connessione per la gestione del piano terapeutico fra Asl, ambulatorio ospedaliero, farmacia e attività di screening in generale sul territorio. In farmacia i casi d’uso più frequenti hanno permesso riduzione del 50% dei tempi di gestione”.

Dal punto di vista tecnologico la piattaforma è in cloud (ma è previsto anche l’on premise) e ha un modello di business che, spiega l’ad di Qwince, la rende accessibile a tutti anche singolo Mmg con un canone mensile flat, indipendentemente dal numero di pazienti. Oltre a essere interoperabile con FSE e compliant con regolamento europeo dispostivi medici e Gdpr, integra anche dispositivi medici e machine learning per la parte di alert con definizione di un indice di rischio del paziente calcolato sui singoli parametri. Le prossime tappe dello sviluppo prevedono l’integrazione con kit di monitoraggio remoto del paziente di Vivalink con cui è stata attivata una partnership, mentre nel secondo quarter “associamo un servizio di telemonitoraggio domiciliare con control room e assistenza a distanza. In questo modo metteremo in condizione la struttura sanitaria di avere centro servizi con i loro medici”.