L’Azienda Ospedaliera – Università di Padova ha inaugurato due nuove sale operatorie ibride ad alta integrazione che hanno comportato un investimento di quasi 12 milioni di euro. L’area chirurgica, così come è stata configurata, è la prima in Italia e una delle prime in Europa e nel mondo: il sistema prevede l’integrazione di due angiografi e una TAC a servizio delle due sale operatorie, oltre alle altre apparecchiature a corredo, e cioè sistemi di anestesia, stazioni di monitoraggio, ventilatori, ecografi.

La realizzazione permette di intervenire in modalità mini-invasiva sfruttando il sistema di diagnostica integrata di angiografo e TAC, garantendo nel corso della stessa sessione operatoria l’eventuale conversione della procedura chirurgica da mini-invasiva ad open senza necessità di trasferire il paziente in altre sale operatorie. In sala il sistema permette di avere a disposizione i parametri registrati da ogni apparecchiatura e i dati pre-intervento del paziente, di trasmettere le informazioni in ogni monitor con un sistema touch screen, di registrare le seduta operatorie a fini scientifici o didattici con anche la possibilità di effettuare videoconferenze e consulti in tempo reale.

L’integrazione tecnologica

Nato dalla collaborazione tra Getinge e Siemens Healthineers, il progetto ha preso avvio nel 2019 ha portato alla creazione di un ambiente che possiede un elevato grado di integrazione tecnologica e clinica che permette agli operatori di affrontare i casi più complessi con maggiori garanzie in modo tale da poter eseguire procedure innovative mininvasive in sicurezza con maggiore efficacia clinica e minor impatto sul paziente, in termini di riduzione delle complicanze e dei tempi di recupero post operatorio.

La vera sfida di questo progetto – spiega Luca Sartori, Project Manager di Getinge Italia – è stata di far conciliare le esigenze avanzate dalla parte clinica con le funzionalità delle attrezzature radiologiche”. Nelle nuove sale di Padova sono presenti tavoli operatori che si muovono in maniera sincrona con le attrezzature radiologiche presenti in sala e sono stati posizionate lampade scialitiche, apparecchi di anestesia, ventilatori polmonari, macchine cuore polmoni per la circolazione extra corporea e sistemi assistenza cardiocircolatoria oltre il sistema di integrazioni delle immagini con tecnologia VOIP.

Le sale operatorie ibride multimodali Nexaris di Siemens Healthineers si compongono di un sistema angiografico robotizzato per gli interventi chirurgici ibridi e di un innovativo sistema a tomografia computerizzata collocato a metà tra le due sale operatorie divise da una porta stagna che impedisce lo scambio di aria e di pressione. Il sistema CT è movimentato grazie a un binario, che ne permette l’utilizzo in entrambe le sale.
Le sale operatorie sono le terze installate al mondo, altre due configurazioni simili si trovano in Cina.