Uno stimolatore high-tech, compatibile con la risonanza magnetica, in grado di offrire soluzioni per il controllo della vescica e dell’intestino e migliorare la qualità di vita di pazienti con disturbi della continenza. Si tratta di uno stimolatore sacrale di ultima generazione impiantato, per la prima volta in Italia, oggi all’INRCA IRCCS di Ancona dove l’equipe guidata da Giuseppe Pelliccioni, direttore del reparto di Neurologia, affiancato da Redi Claudini del reparto di Urologia, ha eseguito l’intervento su una paziente di appena 44 anni, ma con una situazione clinica complessa e numerosi interventi alle spalle.
Da tempo ad Ancona – spiega il dottor Pelliccioni – eseguiamo diagnostica sui disturbi della continenza urinaria ed intestinale a genesi neurogena. Per tali disturbi ci sono trattamenti farmacologici ma per situazioni cliniche particolarmente complesse e refrattarie alla terapia si ricorre a questi stimolatori”.  Lo stimolatore impiantato oggi è un piccolo strumento in titanio che genera impulsi a una determinata frequenza e durata presso la radice sacrale di S3. “Il passo in avanti, davvero rilevante – commenta il Direttore Generale dell’INRCA, Maria Capalbo – consiste nel fatto che questa nuova generazione di stimolatori è compatibile con eventuali futuri esami di risonanza magnetica. Grazie ai recenti miglioramenti della tecnologia alla base della neuromodulazione sacrale, i pazienti hanno finalmente la possibilità di migliorare in modo rilevante la loro qualità di vita”.

Gli impatti sulla vita delle persone

Secondo l’Assessore Regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini “Parliamo di un investimento che ci consente di dare risposte sempre migliori in termini di servizio e di qualità della vita degli utenti”. La stimolazione elettrica rende regolare nel tempo il funzionamento del nervo pudendo e riattiva la capacità della continenza. “Un controllo efficace della vescica e dell’intestino, a lungo termine, rappresenta un’esigenza di molti pazienti affetti da patologie anche neurologiche, che vanno significativamente a impattare su tutti gli aspetti della qualità di vita di una persona, dalla sicurezza in sé stessi all’attività fisica, dal lavoro all’intimità – conclude Pelliccioni – Con la collaborazione dei colleghi dell’Urologia e della Chirurgia, all’INRCA di Ancona si sono raggiunti risultati eccellenti nella diagnostica e nella terapia dei disturbi della continenza. Avere la possibilità terapeutica di impiantare uno stimolatore compatibile con esami di risonanza magnetica permette di rispondere ad un’esigenza rilevante quale quella di un controllo della continenza anche in pazienti affetti da patologie neurologiche, come ad esempio la sclerosi multipla”.