L’Università Cattolica di Roma è il centro coordinatore del progetto di ricerca di Health technology assessment (Hta) applicato alle tecnologie sanitarie digitali (Dhts), finanziato con otto milioni di euro nell’ambito di Horizon Europe, il Programma quadro dell’UE per la ricerca e l’innovazione per il periodo 2021-2027.

Il progetto, che ha come Principal investigator Americo Cicchetti, direttore generale alla Programmazione del ministero della Salute, raggruppa nel consorzio Edihta 16 partner da dieci Paesi europei (Belgio, Danimarca, Germania, Italia, Norvegia, Olanda, Polonia, Regno Unito, Spagna, Svizzera). Partecipano tra gli altri università, agenzie di Hta, ospedali e una associazione di pazienti, una Ong specializzata in Hta, l’European Patients’ Forum e l’European health management association.

App, telemedicina, strumenti basati sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale per la diagnostica e la scelta delle cure migliori sono il menu della piattaforma in grado di valutare oggettivamente efficacia e affidabilità delle tecnologie digitali mediche.

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Framework digitale

Proprio in questi giorni il consorzio Edihta si incontra al Ministero della Sanità a Roma nella prima assemblea generale, organizzata dall’Università Cattolica, per un incontro di due giorni, il primo appunto dopo l’avvio ufficiale del progetto lo scorso gennaio.

L’adozione di soluzioni di telemedicina, App per la salute e di strumenti basati sull’intelligenza artificiale può non solo migliorare la qualità delle cure, ma anche ridurre le disuguaglianze di accesso e contenere i costi. Nel 2020 il Covid ha imposto un’accelerazione alla trasformazione digitale dei servizi sanitari. In Italia, le cartelle cliniche elettroniche, i pagamenti online e le prescrizioni digitali sono state rapidamente implementate.

Edihta proporrà dunque il primo framework digitale di Health technology assessment – specificamente dedicato alle tecnologie digitali – per valutare telemedicina, App mediche, intelligenza artificiale a diversi livelli (nazionale, regionale e locale) e istituzionali, come gli ospedali. La piattaforma sarà testata in ospedali europei.

L’obiettivo finale è creare un sistema che aiuti a prendere decisioni mirate su quali tecnologie sanitarie digitali adottare e su come integrarle al meglio nel percorso clinico dei pazienti, a decidere politica sanitaria e gestire gli ospedali.