Dalla collaborazione tra l’Istituto di fisiologia clinica del Cnr (Cnr-Ifc ) di Pisa e la Fondazione Veronesi è nata Dress-p.i.n.k, la nuova applicazione che consente di prendere parte a una ricerca partecipativa per comprendere a fondo l’associazione tra stili di vita e insorgenza del tumore mammario. La app gratuita, veicolata da Telegram, permette alle donne adulte di essere parte attiva nell’evolversi della conoscenza scientifica nel rispetto della privacy.

Attraverso la raccolta di informazioni, Dress-p.i.n.k è uno strumento utile a raccogliere dati qualitativi e quantitativi su abitudini alimentari, esercizio fisico, presenza di fattori stressanti, fumo di sigaretta, consumo di alcool oltre a informazioni sugli aspetti endocrini, che nel loro insieme possono contribuire all’insorgenza di un quadro pro-infiammatorio e quindi predisponente allo sviluppo di tumori o recidive.

Come si utilizza l’app

Per partecipare all’iniziativa è sufficiente inquadrare il QR-code, o collegarsi all’indirizzo https://qrs.ly/5dfci18.  Se sullo smartphone non fosse già presente l’app di Telegram, la partecipante verrà reindirizzata automaticamente a un link in cui sarà possibile scaricarla, altrimenti proseguirà direttamente fino al completamento dell’iscrizione. L’app fa uso, infatti, di una chatbot di Telegram per inviare giornalmente il link per rispondere al set di domande previste.

Bastano cinque minuti al giorno per circa 25 giorni per rispondere quotidianamente a un set di 5-10 domande, a risposta multipla, su uno o più temi (acquisto, modalità di cottura e consumo di prodotti alimentari; attività fisica; qualità del sonno; altri aspetti dello stile di vita e psicologici). Contestualmente le utilizzatrici potranno fruire di una serie di consigli e indicazioni scientifiche che le indirizzano verso consumi alimentari più consapevoli e abitudini di vita più salutari e meno sedentarie.

Lo strumento è utilizzabile da tutte le donne italiane maggiorenni che non si trovino in stato di gravidanza.

Come spiega Elena Dogliotti, biologa nutrizionista e supervisore scientifico di Fondazione Veronesi: “Questo strumento, nato nell’ambito dello studio P.I.N.K. per la diagnosi precoce del tumore al seno, permetterà di raccogliere ulteriori dati utili per la costruzione futura di modelli di rischio sempre più accurati e programmi di prevenzione personalizzati. Con Dress-p.i.n.k. ogni donna di età superiore ai 18 anni, se vorrà, potrà dare il suo contributo alla ricerca rispondendo semplicemente in forma anonima a delle domande sulle proprie abitudini alimentari e sullo stile di vita”.

Secondo molti studi quasi il 50% dei casi di tumore mammario potrebbe essere prevenuto adottando stili di vita salutari.Le linee guida dell’American cancer society e le raccomandazioni del World cancer research fund suggeriscono di mantenere nel corso della vita una costante condizione di normopeso, consumando una dieta a base vegetale, adottando uno stile di vita fisicamente attivo e limitando il consumo di carne rossa e alcol.

Altre raccomandazioni – spiega Michela Franchini, ricercatrice del Cnr-Ifc – riguardano il consumo di legumi e cereali, preferibilmente integrali, mentre sono sconsigliati con forza l’utilizzo di cibi ad elevata densità calorica e l’assunzione di quantità eccessive di sale”.

Anche l’abitudine al fumo è una “sorvegliata speciale”: “Alcuni studi hanno evidenziato che il rischio di insorgenza di tumore mammario fra le donne fumatrici risulta tre volte superiore rispetto alle non fumatrici e che l’abitudine al fumo è responsabile del 2,6% degli anni di vita persi per tumore mammario, mentre il fumo passivo è responsabile dell’1%” aggiunge Sabrina Molinaro coordinatrice del gruppo del Cnr-Ifc.