In occasione di Safe-T, evento a Roma focalizzato sulle innovazioni per la prevenzione degli errori clinici, è stata presentata Digit’Ed Med, la nuova piattaforma di formazione medica nata dalla collaborazione fra Digit’Ed e Accurate. A disposizione di aziende sanitarie, ospedali, università, società scientifiche e centri di simulazione, oltre che singoli medici e studenti che potranno utilizzarne i contenuti, Digit’Ed Med nasce con l’obiettivo di erogare un servizio formativo di qualità, disponibile ovunque e a qualsiasi ora, per contribuire efficacemente al miglioramento della sicurezza nelle cure.

La piattaforma, spiega una nota, racchiude in un solo strumento il più grande repository di procedure mediche ed evoluti ambienti di microsimulazione per allenarsi nella pratica medica.

Gli utenti troveranno contenuti interattivi, video in grado di illustrare procedure e tecniche anche complesse, tutorial in tutte le aree mediche, corsi Ecm, consigli degli esperti e simulazioni complete in grado di riprodurre scenari clinici realistici per imparare a prendere decisioni in tempo reale. Oltre ai materiali didattici sono anche disponibili test e altri strumenti per valutare l’efficacia dell’apprendimento, in un percorso di formazione coinvolgente, ricco di esperienze immersive.

Informazione in pillole

Digit’Ed Med è in grado di profilare l’utente dopo i primi accessi, mettendo in risalto le novità e i contenuti consigliati a seconda degli interessi rilevati. L’approccio scelto è quello definito come bite-sized learning che suddivide i contenuti in varie pillole, consentendo di apprendere rapidamente in base al tempo a disposizione.

Avere oggi a disposizione una piattaforma come Digit’Ed Med, che offre un supporto alla formazione di altissima qualità e con contenuti facilmente fruibili e riproducibili, rappresenta un passo avanti fondamentale per la formazione dei professionisti sanitari. Questo strumento non solo migliorerà notevolmente la qualità della formazione, ma contribuirà anche in modo significativo a ridurre gli errori e a garantire una cura sempre più sicura ed efficace ai nostri pazienti”, commenta Luca Brazzi, professore ordinario Anestesia e rianimazione Università di Torino.

La formazione non è l’unica strada per evitare gli errori, visto che molti studi indicano nel burnout dei medici uno dei problemi principali del settore sanitario. Ma avere conoscenze allo stato dell’arte è fondamentale visto che indagini su alcuni paesi come Canada, Regno Unito e Paesi Bassi indicano un dato del 5% delle morti in ospedale dovuto a carenze di sicurezza prevenibili. In Italia un’altra indagine che ha analizzato oltre settemila cartelle cliniche di cinque grandi ospedali ha rilevato un’incidenza di eventi avversi del 5,2% di cui il 56,7% prevenibili.