Le Rsa, duramente provate dalla pandemia sono anche un terreno di sperimentazione per le nuove tecnologie. Due iniziative vanno in questo senso e riguardano la partnership tra Protom Group e la residenza per anziani Hotel San Michele di Capaccio (Sa) e il progetto CoCare per la riabilitazione geriatrica.

La piattaforma Gap

La collaborazione con il gruppo Protom prevede la sperimentazione della piattaforma Gap con l’obiettivo di migliorare i servizi di assistenza e garantire percorsi di cura personalizzati.

La piattaforma si compone di diversi moduli che comprendono anche il sistema di monitoraggio Old&Smart. I pazienti sono dotati di smartwatch che permettono di monitorare i parametri biometrici e gestire eventuali allarmi. Grazie all’utilizzo dei dispositivi indossabili è possibile anche effettuare la raccolta di dati e informazioni utili per tracciare lo storico.

Il progetto prevede una sperimentazione di dieci settimane sullo stesso numero di ospiti e punta valutare l’applicabilità e la reale efficacia di un sistema di tracciamento di dati fisiologici (temperatura, pressione, battiti cardiaci) oltre che rilevare anomalie nel movimento degli ospiti della casa-albergo (cadute, allontanamenti o movimenti in aree precluse o pericolose, immobilità).

Il sistema include anche una chiamata di soccorso tramite pulsante. “Il sistema, nato per affiancare i dispositivi in uso, si propone di migliorare i tassi di aderenza terapeutica, accelerare gli interventi di emergenza, potenziare i servizi di cura attraverso il ricorso a strumenti intelligenti, capaci di garantire anche servizi di monitoraggio e assistenza remoti”, ha spiegato Salvatore Sica, Bu Digital Transformation Manager di Protom.

CoCare e i videogiochi

Differente l’approccio del progetto CoCare, cofinanziato a livello nazionale dal ministero della Salute. Partendo dalle numerose ricerche che dimostrano come gli exergame, i videogiochi basati sul movimento, siano utili per migliorare le funzioni cognitive e fisiche nelle persone anziane e contribuiscano a ridurre il rischio di cadute, l’iniziativa intende valorizzare esercizi in realtà virtuale per la riabilitazione geriatrica.

Il progetto coinvolge diversi attori visto che è supportato dal programma Active and Assisted Living della Commissione Europea sul bando 2020 focalizzato sulla tematica “Invecchiamento in buona salute con il supporto di soluzioni digitali” e vede coinvolti insieme alla Fondazione Don Gnocchi, l’Eht Zurigo e due aziende la cipriota Agecare e la Svizzera Dividat.

La Fondazione Don Gnocchi da tempo si muove nel solco del progetto promuovendo l’utilizzo di modalità innovative per la riabilitazione. La riabilitazione effettuata in questo modo, infatti, non toglie al paziente il fondamentale contatto umano con il fisioterapista ma aggiunge il beneficio motivazionale dato dall’utilizzo dei giochi. Gli esercizi sono presentati sotto forma di giochi che danno feedback e gratificazioni in tempo reale. Grazie all’utilizzo della tecnologia è possibile anche rilevare in modo più efficace i parametri permettendo una un’oggettiva valutazione dei risultati dei trattamenti.

Il progetto è iniziato nel maggio di quest’anno, ha una durata di trenta mesi e coinvolgerà 160 anziani una metà seguita con i metodi tradizionali e gli altri con il metodo CoCare. L’obiettivo della sperimentazione è di realizzare e sperimentare un ecosistema innovativo da utilizzare nei Centri geriatrici, ma anche al domicilio, per la valutazione delle funzionalità dei pazienti anziani e la loro riabilitazione grazie a esercizi personalizzati che integrano componenti fisiche e cognitive. L’ipotesi è che questo tipo di sistema sia più efficace del metodo tradizionale e meno costoso per il sistema sanitario.