La situazione sul fronte della sicurezza nella sanità rimane difficile. Negli Stati Uniti, sono state sotto attacco diverse strutture della Prospect Medical Holdings. I sistemi informatici sono saltati e i pronto soccorso hanno chiuso con le ambulanze deviate verso altre strutture.

Gli Ospedali sono tornati a utilizzare strumenti cartacei e il lavoro amministrativo manuale. Prospect Medical Holdings, con sede in California, gestisce Ospedali anche in Texas, Connecticut, Rhode Island e Pennsylvania. Secondo il Guardian, il cyberattacco ha causato la chiusura dei reparti di emergenza degli ospedali Manchester Memorial e Rockville General con l’invio dei pazienti verso altre strutture. I pronto soccorso sono riusciti ad aprire verso la fine della giornata, mentre è proseguita la chiusura di molti servizi di assistenza primaria e sono stati sospesi interventi chirurgici, appuntamenti ambulatoriali, donazioni di sangue e altri servizi.

Dopo aver appreso la notizia, abbiamo messo offline i nostri sistemi per proteggerli e abbiamo avviato un’indagine con l’aiuto di specialisti di cybersicurezza di terze parti“, ha dichiarato l’azienda in un comunicato. “Mentre la nostra indagine continua, siamo concentrati nel rispondere ai bisogni urgenti dei nostri pazienti mentre lavoriamo diligentemente per tornare alle normali operazioni il più rapidamente possibile“.

Il rapporto di Claroty

Non si tratta di un caso isolato. Secondo il Global Healthcare Cybersecurity Study 2023 di Claroty, società specializzata nella protezione di sistemi cyber-fisici (CPS), il 78% degli intervistati ha subito almeno un incidente legato alla sicurezza informatica nell’ultimo anno; Il 47% ha citato almeno un incidente riguardante i sistemi cyber-fisici, come dispositivi medici e sistemi di gestione degli edifici;  Il 30% ha dichiarato che sono stati colpiti dati sensibili, come le informazioni sanitarie protette e oltre il 60% ha riferito che gli incidenti hanno avuto un impatto moderato o sostanziale sull’erogazione delle cure, mentre il 15% ha subito un impatto grave che ha compromesso la salute e/o la sicurezza del paziente.

Tra gli intervistati colpiti da un attacco ransomware, più di un quarto ha dichiarato di aver pagato il riscatto. Un altro dato degno di nota è che più di un terzo degli intervistati, nell’ultimo anno, ha dovuto sostenere costi per oltre un milione di dollari per incidenti legati alla sicurezza informatica. Sempre secondo lo studio, la carenza di competenze informatiche rappresenta ancora una delle principali sfide da affrontare. Oltre il 70% delle organizzazioni sanitarie è alla ricerca di professionisti che ricoprano ruoli legati alla sicurezza informatica.

Dati ed eventi preoccupanti che hanno spinto all’intervento del governo USA. A marzo, il Presidente Joe Biden ha pubblicato la sua Strategia Nazionale per la Sicurezza Informatica che prevede la difesa delle infrastrutture critiche, mentre la legge federale Patch, Protecting and Transforming Cyber Healthcare, che entrerà in vigore da Ottobre prevede che i produttori di dispositivi medici soddisfino quattro requisiti di sicurezza informatica prima dell’approvazione da parte della Food and Drug Administration.