Il governo dice la sua sulla trasformazione digitale della Sanità. E lo fa con un intervento dei ministri Vittorio Colao (Innovazione tecnologica e transizione digitale) e Roberto Speranza (Salute) pubblicato dal Corriere della Sera dove spiegano quali saranno le prossime mosse.

“Con la trasformazione digitale abbiamo la possibilità di favorire uguale e tempestivo ai migliori servizi sanitari su tutto il territorio nazionale, ottimizzando i costi complessivi”, spiegano i Ministri  che prospettano questo programma.

Infrastruttura dati sanitari

“Per prevenire e curare serve conoscere come sta una persona e quindi averne i dati clinici. Questi devono essere contenuti nel Fascicolo sanitario elettronico di ogni singolo cittadino. Nel 2021 abbiamo approvato un programma che prevede di omogeneizzare le modalità con cui vengono raccolti i dati unificando i data model e creare un’architettura sicura a livello regionale e nazionale. I contributi Pnrr verranno utilizzati per arricchire e armonizzare i Fascicoli sanitari regionali, collegare le infrastrutture tra loro e per realizzare le componenti centrali per la ricerca e le politiche sanitarie. Le gare per le infrastrutture partiranno in primavera, da giugno ogni regione conoscerà le linee guida stabilite e come intervenire per disporre dei fondi del Pnrr”.

Piattaforma di telemedicina nazionale

“La disponibilità di fascicoli individuali interamente digitalizzati permetterà di gestire domanda e offerta di servizi sanitari da remoto. La telemedicina permetterà televisite, teleconsulti specialistici, telemonitoraggi via sensori e apparecchi personali e teleassistenza domiciliare. Con il Pnrr intendiamo finanziare un’infrastruttura nazionale che consenta a tutte le strutture sanitarie d’Italia di offrire le soluzioni descritte secondo regole e interfacce aperte. Questa piattaforma garantirà omogeneità di identificazione, sicurezza pagamenti, analisi statistiche e gestione del flusso dati. La creazione di questa infrastruttura partirà in queste settimane attraverso la creazione di un partneriato pubblico-privato.

Servizi di telemedicina

“Il Pnrr finanzierà l’adozione dei servizi di telemedicina da identificarsi tra le migliori soluzioni disponibili. Alcune Regioni, già più avanti nella sperimentazione qualificheranno diversi fornitori attraverso bandi di gara che rispondano alle caratteristiche necessarie per connettersi alla piattaforma nazionale. In questa maniera soluzioni di successo adottate in una regione potranno scalare su base nazionale se altre regioni le selezioneranno. I contributi Pnrr andranno alle Regioni che utilizzeranno le soluzioni selezionate. Queste gare partiranno entro l’estate”.

Competenze di sanità digitale

“Molti paesi europei hanno istituito agenzie specifiche per fare sì che tutti i sistemi adottino standard predefiniti per governare le architetture informatiche e gestire in sicurezza i dati sanitari. Stiamo avviando in Italia una simile iniziativa affidando ad Agenas il presidio e la orchestrazione della digitalizzazione della Sanità. Alcune decine di persone al centro per cominciare con la consapevolezza che risorse con competenze simili dovranno essere replicate a livello regionale per avere un veloce e profondo impatto”.

Due le difficoltà principali per raggiungere gli obiettivi. La prima, scrivono i ministri, è la complessità realizzativa perché l’implementazione passa attraverso 21 regioni e province autonome. Poi c’è la legacy informatica e di processo a livello di aziende sanitarie. “Il Pnrr fornisce i fondi per la affrontare la seconda, ma la vera sfida che vogliamo vincere è la prima. Collaborando con obiettivi temporali condivisi e cogenti con le Regioni, eliminando duplicazioni e disomogeneità anacronistiche, replicando e condividendo il più possibile modelli operativi Reginali di successo”.    

Fonte: Corriere della Sera