Grazie a un finanziamento della Regione Lombardia, la Neurochirurgia della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano ha potenziato ulteriormente l’equipaggiamento del proprio blocco operatorio con l’acquisizione di nuove apparecchiature innovative.

Il finanziamento di 1,3 milioni di euro ha permesso di acquisire due esoscopi che vanno a sostituire il più classico microscopio e che permettono di operare con speciali visori 3D. Nel caso di tumori, interventi di chirurgia spinale o funzionale, le immagini sono trasmesse in tempo reale su schermi di grandi dimensioni con un ingrandimento ad alta definizione, senza far perdere luminosità e dettaglio.

A queste apparecchiature, si aggiunge O-Arm il sistema di imaging intraoperatorio multidimensionale (2D/3D), che permette di compiere operazioni con estrema accuratezza ponendosi come l’evoluzione dei precedenti sistemi Tac intra-operatori. Quest’ultimo viene utilizzato prevalentemente nei pazienti con disturbi del movimento e negli interventi di chirurgia spinale.

Nel contempo, le già presenti strumentazioni Surgical Theater (simulatori neurochirurgici e neuro-navigatori che rielaborano le sequenze di immagini bidimensionali acquisite durate gli esami diagnostici di risonanza magnetica (RMN) e di tomografia computerizzata (TC) costruendo modelli in 3D della parte anatomica interessata) sono stati aggiornati e arricchiti con software che consentono l’esecuzione di interventi in realtà aumentata, tecnologia utilizzata prevalentemente nella rimozione dei tumori cerebrali.

neurochirurgia

I simulatori

Nell’ambito del programma di formazione, basato sulla simulazione degli interventi chirurgici, il centro per la simulazione e il training neurochirurgico Besta NeuroSim Center ha potuto arricchire il proprio bagaglio tecnologico attraverso l’introduzione dei due più recenti simulatori NeuroVr-Accurate.

Tali strumenti, molto simili ai simulatori di volo utilizzati in aviazione, riproducono vari scenari chirurgici in realtà virtuale e con sensibilità tattile, consentendo ai chirurghi in formazione e a operatori più esperti di esercitarsi in un’ampia gamma di task neurochirurgici.

“Si tratta di tecnologie all’avanguardia – spiega Francesco Di Meco, Direttore del Dipartimento di Neurochirurgia del Besta e Professore Ordinario di Neurochirurgia presso l’Università Statale di Milanoa cui si aggiunge anche la risonanza magnetica Intraoperatoria, grazie alle quali il Blocco Operatorio del Besta diventa uno tra i più equipaggiati e qualificati al mondo. L’utilizzo di queste nuove tecnologie permette al neurochirurgo una maggior precisione d’intervento: questo ci consentirà di essere sempre più sicuri nei confronti del paziente e allo stesso tempo meticolosi nell’individuare e, dove possibile, eliminare la malattia”.

L’arrivo di queste nuove tecnologie rafforza la Neurochirurgia del Besta, un riferimento a livello mondiale con le sue cinque sale operatorie, la collaborazione con l’unità operativa complessa terapia intensiva-neuroanestesia e quella di radioterapia.

Oltre a ciò, troviamo il programma di Neurochirurgia Virtuale, il Besta Neurosim Center, che consiste in una piattaforma per la formazione e la sicurezza, unica in Europa, che proietta l’Istituto tra i centri all’avanguardia. È infatti dotato di simulatori neurochirurgici avanzati (NeuroTouch, ImmersiveTouch) con possibilità di visualizzare in 3D l’esatta struttura del cervello e delle lesioni che saranno aggredite chirurgicamente, aumentando la sicurezza e l’efficacia di trattamento dei pazienti in sala operatoria.