Sviluppare prodotti per la medicina di precisione e personalizzata, trattamenti anti-age, antiossidanti e antinfiammatori, innovativi e a basso impatto ambientale. Con questo obiettivo nasce NanoCosPha, il progetto coordinato dall’Università di Milano-Bicocca e cofinanziato da Regione Lombardia per la creazione di una filiera tecnologica a supporto delle aziende cosmetiche e farmaceutiche.

Il progetto, coordinato dal Prorettore alla Ricerca di Milano-Bicocca, Guido Cavaletti, coinvolge i dipartimenti di Biotecnologie e Bioscienze e quello di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo Milanese si occuperà dei vari stadi di sviluppo di nano-bioformulati, nanofarmaci e prodotti cosmetici di nuova generazione.

Sei laboratori per quattro milioni

“Con questo progetto intendiamo affrontare in modo olistico il tema del benessere promuovendo l’innovazione e il trasferimento tecnologico – afferma Guido Cavaletti, prorettore alla ricerca di Milano-Bicocca – ma anche la ricerca di base e l’alta formazione dei giovani e manager d’azienda attraverso dottorati industriali, stage e scambi bilaterali tra l’università e l’azienda”.

NanoCosPha potrà contare su una piattaforma tecnologica costituita da sei laboratori innovativi e specializzati per un valore complessivo di oltre quattro milioni di euro, finanziato per metà da Regione Lombardia.

La ricerca si concentrerà sulla creazione di nuove molecole attive, in grado di sfruttare i vantaggi della dimensione nano. Utilizzando le nanoparticelle come vettori è possibile trasportare molecole e principi attivi proprio là dove servono, in modo preciso e veloce, favorendone l’assorbimento e scongiurando la comparsa di effetti avversi.

In campo cosmetico, dunque, sarà possibile osservare il beneficio locale, evitando effetti inattesi; nel caso dei farmaci, vi sarà una minore degradazione a livello dello stomaco a seguito della somministrazione orale.

NanoCosPha lavorerà allo sviluppo di nuovi processi a basso impatto ambientale. Uno degli obiettivi principali sarà la sostituzione di microplastiche con molecole di origine naturale compatibili sia per l’uomo, sia per la natura che lo circonda. Ma non solo.

L’automazione dei processi e l’utilizzo di sistemi di machine learning nella preparazione e nella validazione dei preparati consentiranno di ottimizzare la resa e di ridurre gli scarti.

Lo sviluppo di prodotti green ben si coniuga con la ricerca di prodotti sostenibili anche per l’equilibrio della pelle. Per questo un passo fondamentale sarà l’analisi del loro effetto sul microbioma – l’insieme dei microrganismi che interagiscono con la nostra pelle – anche attraverso lo sviluppo di disegni sperimentali specifici basati sull’analisi bioinformatica e su approcci di intelligenza artificiale.

La possibilità di customizzare prodotti e procedure preparative all’interno della filiera dei processi automatizzati aprirà la strada alla cosmetica, alla medicina personalizzata e all’applicazione dei derivati al trattamento delle malattie rare.