LepsiApp è la nuova applicazione mobile dedicata alle persone che soffrono di epilessia con una funzionalità molto importante in caso di crisi convulsiva.

L’applicazione è stata creata da Neuraxpharm, gruppo farmaceutico che si occupa di trattamenti per il Sistema Nervoso Centrale (Snc), è in grado di geolocalizzare il paziente e allertare il caregiver in tempo reale.

Tra le categorie di pazienti colpiti dalla pandemia ci sono anche i cinquecentomila italiani che soffrono di epilessia, il disturbo neurologico caratterizzato da crisi convulsive ricorrenti, provocate da anomale scariche elettriche cerebrali.

Rinuncia alla socialità, isolamento, ma anche ritardi nelle visite specialistiche e negli esami diagnostici, stanno avendo pesanti ripercussioni su queste vittime collaterali del Covid-19 che hanno bisogno, in caso di crisi, di uno stretto dialogo con il medico curante e la vicinanza di parenti e amici.

Una patologia cronica

Creata per aiutare i pazienti a comunicare più efficacemente con il proprio neurologo e a restare in contatto con caregiver e persone di fiducia, LepsiApp viene attivata dal neurologo che provvede a registrare il paziente sulla piattaforma dedicata e a fornirgli le credenziali di accesso.

In questo modo l’assistito può scaricare sul suo smartphone LepsiApp tramite Apple Store o Google Play e utilizzare l’applicazione in tutte le sue funzionalità: dalla ricerca di informazioni – validate da un team di neurologi specializzati in questa patologia – all’upload di documentazione sanitaria e contributi video, che possono essere poi condivisi direttamente con il medico curante.

Neuraxpharm, schermata S.O.S LepsiApp

Neuraxpharm, schermata S.O.S LepsiApp

Una funzione innovativa è la notifica di emergenza (pulsante SOS): il paziente che si rende conto di essere vicino a una crisi, o subito dopo averla avuta, ha infatti la possibilità con un semplice click, di far partire un SMS o una mail a una propria lista di contatti, trasmettendo in automatico anche le sue coordinate esatte, per essere immediatamente geolocalizzato.

“L’epilessia è una patologia cronica che comporta per anni terapie farmacologiche, frequenti controlli clinici e strumentali”, evidenzia Federico Vigevano, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.

“La storia di malattia – prosegue – è sempre molto lunga, anche nelle forme a evoluzione favorevole. Inoltre, un terzo dei pazienti continua a presentare crisi, nonostante terapie adeguate. È quindi necessario un costante scambio di informazioni con il neurologo curante e ogni strumento che faciliti questa comunicazione è quanto mai auspicabile, nell’ottica di una continua attenzione alla qualità di vita dei nostri pazienti”.

Il problema dell’assistenza in caso di crisi “è crucialesottolinea – soprattutto in età adulta se il paziente vive da solo. Le crisi epilettiche di per sé non causano danni diretti, ma possono provocare cadute, bruciature, ferite, in relazione a dove avvengono. Una delle funzioni più utili di LepsiApp è che può essere utilizzata anche come sistema di allarme in caso di crisi”.

Un sondaggio condotto nel 2020 su 3.300 pazienti con epilessia, seguiti al Bambino Gesù, aveva evidenziato che durante il primo lockdown, al 41% degli intervistati, era stata cancellata o rimandata una visita e il 25% aveva ricevuto un consulto da remoto.

Di questi, il 93% era rimasto soddisfatto; in generale, il 67% si era dichiarato favorevole, anche in futuro, alla modalità di visita telematica.

La pandemia, osservano gli esperti, ha fatto emergere con forza la necessità di implementare soluzioni digitali da remoto per agevolare la gestione della malattia e una comunicazione medico-paziente più immediata.