Più prevenzione meno cura. Ma per lavorare sul pre invece che sul post c‘è bisogno di molta tecnologia. Milano Investment Partner, società di gestione specializzata in fondi di investimento alternativi con focus sui settori Tech e Consumer Lifestyle, guidata da Angelo Moratti ha pubblicato sul suo magazine un articolo dove sottolinea l’inefficienza dell’attuale configurazione del sistema sanitario. “Basti pensare che nell’Unione Europea vengono impiegati oltre 2.300 miliardi di euro all’anno in cure sanitarie (oltre il 14% del prodotto interno lordo), con una media di oltre 4.500 euro all’anno a cittadino. Questi soldi vengono spesi sia dagli enti pubblici che dai privati, sebbene negli ultimi anni (con un’accelerazione conseguente alla pandemia da Covid-19) l’attenzione alla prevenzione sia sicuramente aumentata, spinta anche dalla crescita delle piattaforme di telemedicina e dei dispositivi di monitoraggio dei parametri vitali”.

Con le opportune tecnologie si potrebbero prevenire fino a cinque milioni di morti l’anno in Europa (il 55% dei decessi totali, secondo le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità), riconducibili a patologie che potrebbero emergere in anticipo – e quindi essere curate tempestivamente – tramite un monitoraggio da remoto dei parametri vitali.

Le stime dicono che il grado di diffusione di malattie prevenibili con tecnologie di monitoraggio da remoto è più elevato di quanto si pensi. L’esempio è quello dell’ipertensione arteriosa che colpisce tra il 30% e il 45% della popolazione adulta e può scatenare infarti o ictus.

Le startup tecnologiche

Secondo l’Oms sono cinque i parametri vitali da monitorare, accompagnati da un elettrocardiogramma: pressione, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, saturazione e temperatura corporea. Gli strumenti tradizionali per misurare questi parametri includono lo sfigmomanometro per la pressione, saturimetro per saturazione e frequenza respiratoria, termometro per la temperatura, cardiofrequenzimetro per la frequenza cardiaca, e l’elettrocardiografo per l’esecuzione dell’elettrocardiogramma (ECG). Ma si tratta di controlli fatti im maniera sporadica, a volte invasivi e che manca della tracciabilità puntuale del dato.

C’è bisogno di tecnologia, dunque. Come quella che propone Binah.ai, società israeliana, il cui dispositivo è in attesa di certificazione, che ha sviluppato una soluzione per permettere il monitoraggio dei parametri vitali tramite la fotocamera del cellulare scomponendo l’immagine catturata dalla fotocamera nelle componenti di colore, e ricreando un segnale Ppg (o fotopletismografia, un metodo di misurazione ottica della variazione del volume del sangue) poi analizzato dall’algoritmo di intelligenza artificiale. Tramite questa tecnologia, Binah.ai riesce a misurare contemporaneamente i cinque parametri vitali indicati dall’Oms. Tra le aziende che hanno proposto soluzioni di monitoraggio dei parametri vitali e che hanno ottenuto la certificazione come dispositivo medico, si possono invece citare l’americana Biofourmis, l’israeliana Biobeat e l’italiana IppocraTech, tutte società che attualmente operano solo nel mercato B2B.

Biofourmis sfrutta un algoritmo di intelligenza artificiale in grado di misurare frequenza cardiaca, respiratoria e saturazione tramite i segnali inviati da un orologio. L’algoritmo può calcolare, inoltre, degli indici di salute personalizzati per il singolo utente, che lo aiutano a monitorare il suo stato di salute. Biobeat si occupa dei dei cinque parametri vitali tramite i segnali Ppg inviati tramite un orologio con all’interno l’algoritmo di Ai, e la misurazione Ecg tramite un cerotto mono-uso da attaccare al petto, i cui segnali sono poi inviati all’algoritmo di Ai presente nello stesso orologio. IppocraTech, invece, è stata fondata nel 2017 e ha lanciato un sistema che consente di calcolare i cinque parametri vitali e fare un Ecg tramite una singola misurazione appoggiando i palmi delle mani sui due sensori del dispositivo (la temperatura viene rilevata tramite un termometro a infrarossi posizionato sullo stesso strumento) e inviando i segnali Ppg ed Ecg all’algoritmo di intelligenza artificiale localizzato nel cloud dell’azienda.

Queste e altre società hanno fatto crescere l’interesse del capitale di rischio. Così Biouformis ha raccolto 125 milioni di euro. La società israeliana Cnoga (che ha sviluppato un dispositivo medico per misurare contemporaneamente dal dito la frequenza cardiaca, la saturazione e la pressione) ha raccolto 63 milioni di euro, Binah.ai ha raccolto 41 milioni di euroe l’americana Caretaker Medical (che ha sviluppato un dispositivo per misurare contemporaneamente tutti e cinque i parametri vitali e fare l’Ecg tramite un bracciale e un sensore da dito monouso) ha raccolto tre milioni di euro.