Agli italiani i dispositivi personali smart piacciono. Cresce infatti l’adozione di prodotti consumer con funzionalità smart connessi a Internet con 8 italiani su 10 (77%) intervistati propensi all’acquisto di un dispositivo per la smart home entro i prossimi due anni mentre 2 su 3 (67%) dichiarano di essere interessati a comprare almeno un oggetto smart per uso personale. È uno dei dati principali dell’indagine di UL Solutions, specializzata nella scienza della sicurezza applicata, che in collaborazione con BVA Doxa, ha realizzato l’indagine “Smart home e dispositivi personali smart: il punto di vista dei consumatori italiani

Voglia di certificazione

Fitness e salute sono ai primi posti tra le categorie degli smart devices più utilizzati. Parliamo di smartwatch, braccialetti, anelli, collane, borse, occhiali, cappelli e indumenti che sono i più acquistati negli ultimi 2-3 anni (31%). Seguono i dispositivi di health monitoring scelti nel 20% dei casi, probabilmente anche a seguito delle esigenze emerse durante la situazione sanitaria post pandemia.

Le preferenze d’acquisto rilevate dall’indagine si riflettono anche sulla propensione per il futuro. I device per il benessere e quelli per il controllo della salute attraggono entrambi il 35% degli intervistati, mentre le intenzioni d’acquisto di sistemi per l’assistenza alle persone fragili (19%) e dispositivi per il monitoraggio dei bambini (11%) sono più marginali.

Per quanto riguarda i motivi di acquisto spicca il tema del controllo in ogni sua declinazione: salute, benessere, sicurezza. Per questo, in particolare nel caso degli apparecchi di monitoraggio dei bambini, la certificazione del prodotto da parte di un ente indipendente è considerata un fattore importante per la scelta.

Per tutte e quattro le tipologie dei prodotti oggetto dell’indagine, emerge una richiesta di miglioramento delle funzionalità e una maggiore chiarezza nel comunicare i vantaggi offerti dall’utilizzo di questi prodotti rispetto ai sistemi più tradizionali. Colpisce la necessità di maggiore protezione della privacy espressa da coloro che hanno acquistato dispositivi per il fitness (35% del campione, la quota più elevata), indice di timori per la sicurezza e la riservatezza dei propri dati.

I consumatori dimostrano un buon livello di soddisfazione per le app di gestione degli smart device personali, soprattutto per i dispositivi di fitness. Lo sviluppo di interfacce semplici e user friendly, un aggiornamento costante e funzionalità utili per il monitoraggio dell’attività sportiva, della salute personale e delle persone fragili sono molto apprezzate dai consumatori.

Ci vuole il tutorial

Preso atto delle opinioni degli acquirenti, la ricerca avanza anche alcuni consigli per i produttori. Secondo Francesco Marenoni, Sales Director del gruppo Consumer, Medical and Information Technologies di UL Solutions, “Il sondaggio mette in luce la necessità di rafforzare la percezione della sicurezza e dell’affidabilità degli oggetti smart per rassicurare il consumatore, aiutandolo così a superare la resistenza all’acquisto. Per contribuire alla crescita del mercato consumer è inoltre importante comunicare più chiaramente i vantaggi che derivano dall’utilizzo degli smart device poiché, come dimostra l’indagine, non sempre la portata e il possibile impatto positivo sul quotidiano risultano evidenti”.

Le aree di intervento riguardano l’inclusione di test di certificazione indipendente nel ciclo di progettazione dei prodotti (hardware e software), sia in relazione alla sicurezza informatica, sia per garantire la non nocività o pericolosità dei dispositivi. Il valore della certificazione deve essere sottolineato dalla comunicazione di prodotto e di brand. Importante è anche garantire un aggiornamento continuo dell’applicazione di controllo e gestione, in termini di sicurezza ma anche di funzionalità e usabilità attraverso l’ascolto delle istanze provenienti dagli utenti, aggiornare frequentemente il software installato sul prodotto durante l’intero ciclo di vita, fornire un servizio di assistenza clienti “amichevole” che, oltre a intervenire in caso di guasto, possa aiutare l’utente a installare e configurare correttamente il dispositivo, formare gli utenti all’uso dei dispositivi attraverso la pubblicazione di manuali, tutorial, best practice da seguire per ottenere il massimo della funzionalità e della sicurezza e sensibilizzare i consumatori in merito ai temi della privacy e della sicurezza informatica mediante la promozione di eventi fisici, online e social dedicati ai rischi e a come tutelarsi.