Anche negli Ospedali i pazienti possono essere a rischio cadute e che possono comportare gravi lesioni o, in casi più gravi, il decesso. Le misure di prevenzione si concentrano solitamente sull’educazione dei pazienti, la sensibilizzazione degli infermieri o sull’installazione di sensori di pressione per letti e sedie. Ma si può andare oltre, ed è ciò che hanno fatto negli Stati Uniti con una ricerca condotta dagli infermieri del Wexner Medical Center dell’Ohio State University.

Sappiamo che le misure di prevenzione delle cadute esistenti non funzionano in modo uniforme“, ha dichiarato il ricercatore senior Tammy Moore, infermiere capo associato dell’Istituto Neurologico e Medico Chirurgico dell’Ohio State. Per questo si è fatto ricorso a un nuovo sistema di monitoraggio che prevede l’utilizzo di calzini wireless per cercare di ridurre il tasso di cadute tra i pazienti “a rischio di caduta” ricoverati presso il Brain and Spine Hospital dell’Ohio State.

Il sistema di sicurezza

Lo studio ha valutato l’efficacia delle calze intelligenti PUP (Patient is Up) di Palarum e i risultati sono stati pubblicati online sul Journal of Nursing Care Quality. I dati sono stati raccolti su 569 pazienti ricoverati nelle unità neurologiche e neurochirurgiche durante i 13 mesi del periodo di studio. Queste unità sono specializzate in ictus, ortopedia, neurochirurgia, neurologia generale ed epilessia. Originariamente era previsto l’arruolamento di 2.500 pazienti, ma lo studio si è concluso in anticipo a causa della pandemia.

Durante la ricerca sono stati associati al sistema 5.010 eventi di sicurezza (allarmi). Undici sono stati segnalati come falsi allarmi, indicando che 4.999 degli eventi di sicurezza (o il 99,8%) erano veri e propri sostegni per i pazienti, ha affermato Moore. All’ammissione in ospedale, il punteggio di rischio di caduta dei pazienti è stato valutato dal personale infermieristico sulla base dello strumento di valutazione dell’Ospedale. “Durante il nostro studio, abbiamo osservato zero cadute con un tasso più basso tra i pazienti che indossavano queste calze rispetto al tasso di cadute storico di quattro cadute ogni 1.000 giorni/paziente”.

A tutti i pazienti arruolati nello studio sono state fornite le calze fino alla dimissione o alla rimozione dal protocollo di rischio; per questi pazienti non sono stati utilizzati altri sistemi di prevenzione delle cadute, come gli allarmi per la sedia, il letto o il TeleSitter.

Il sistema di sicurezza consiste in calze con sensori di pressione incorporati che rilevano quando il paziente cerca di alzarsi, in combinazione con dispositivi interconnessi con sensori che scambiano dati su una rete wireless.

La soluzione comprende anche un tablet in camera per ogni stanza del paziente, un server locale, un dispositivo di monitoraggio presso la postazione del personale infermieristico e dispositivi di notifica Smart Badge indossati dal personale infermieristico. Quando i calzini rilevano un tentativo di alzarsi, il sistema avvisa i tre infermieri più vicini alla stanza attraverso i loro badge. Se nessuno di questi infermieri entra nella stanza entro i primi 60 secondi, l’allarme passa ai tre successivi più vicini. Se nessuno risponde entro 90 secondi, il sistema procede con una “chiamata a tutti” verso tutti gli Smart Badge registrati nell’unità che ha emesso l’allarme.

A causa del rapido invecchiamento della popolazione, si prevede un aumento sostanziale del numero di pazienti a rischio di caduta negli ospedali. Si ritiene che circa il 30% delle cadute in ospedale sia prevenibile, per cui è indispensabile determinare modi migliori per proteggere i nostri pazienti dalle cadute durante il ricovero“, ha dichiarato la coautrice dello studio Tina Bodine, infermiera presso l’Ohio State’s Neurological Institute.