Prima il rene, poi il colon. Gli specialisti dell’Irccs Policlinico di Sant’Orsola di Bologna hanno rimosso due tumori maligni nel corso della stessa operazione chirurgica grazie alle braccia di Hugo, la nuova piattaforma robotica di Medtronic. L’intervento, eseguito a marzo su un paziente marchigiano di 75 anni, è riuscito alla perfezione. Le équipe chirurgiche guidate da Matteo Rottoli e Riccardo Schiavina sono riuscite ad asportare il rene sinistro (interessato da un carcinoma renale papillare) e il colon destro (adenocarcinoma) nel corso della stessa seduta operatoria grazie all’utilizzo della piattaforma robotica. Un’innovazione che ha consentito di ridurre i tempi e di limitare l’invasività dell’operazione. In questo modo “il trauma del paziente è minore e, di conseguenza, la ripresa è più rapida” conferma Rottoli, specialista della Chirurgia del tratto alimentare e urgenze.

Ambiti di intervento

L’operazione rappresenta un ulteriore passo in avanti nella recente ma già consolidata storia della chirurgia robotica bolognese. Non a caso, l’Irccs è stato scelto da Medtronic come uno dei pochi centri di riferimento italiani per le attività di sviluppo del sistema robotico. Gli ambiti di ricerca sugli approcci innovativi sono moltissimi: non solo la chirurgia del tratto alimentare, ma anche cardiaca, ginecologica, ginecologica-oncologica, oftalmologia, ortopedica, pediatrica, senologica, testa-collo, toracica e urologica.

Grazie alla versatilità, alla maggior comodità e ai costi più contenuti della piattaforma gli interventi che possono essere eseguiti con il robot sono in continuo aumento”, spiega il prof. Schiavina, specialista dell’Urologia. “Inoltre grazie alla consolle aperta il nuovo robot consente di aumentare la possibilità di fare formazione in ambito chirurgico poiché più chirurghi hanno accesso allo schermo 3D e possono passare agevolmente gli strumenti per l’insegnamento dei vari passaggi dell’intervento”.

A Bologna negli anni l’incremento del numero di dispostivi è andato di pari passo con la crescita costante degli interventi di chirurgia robotica eseguiti: dai 167 del 2015 ai 1.050 del 2023 (+38% sul 2022).  L’utilizzo di queste piattaforme permette di ridurre significativamente la necessità di interventi chirurgici di revisione, i tassi di infezione, le complicanze e, di conseguenza, la durata del ricovero.

La possibilità di visualizzare e sovraimporre modelli 3D in tempo reale durante l’operazione, inoltre, consente di amplificare i vantaggi dati dalla chirurgia robotica e di espandere le possibilità di risparmio d’organo in vari ambiti.  Più in generale questo approccio garantisce una minore invasività della procedura e una migliore visualizzazione, oltre ad una maggiore comodità di manovra dei chirurghi. I benefici, dunque, sono tangibili tanto dal punto di vista del paziente (sia in termini di riduzione del dolore post-operatorio che di una più veloce ripresa dell’autonomia) quanto degli operatori.