SynDiag, Artiness, BionIt Labs, D-Heart, Dmv ed EpiCura. Sono le sei startup selezionate da Digital Magics per Gioin 2021, l’evento quest’anno dedicato all’healthcare.

SynDiag, azienda torinese fondata nel 2019, si occupa “di diagnosi precoce dei tumori tramite l’ecografia partendo dall’ambito ginecologico” come spiega il CEO e Founder Daniele Conti. Obiettivo di SynDiag è realizzare una ecografia oggettiva, quantitativa e predittiva che permetta di portare l’ecografia allo stesso livello delle altre tecniche di imaging. “Abbiamo iniziato a farlo dal tumore alle ovaie perché è un tumore che non ha un percorso diagnostico standardizzato. Il 75% delle diagnosi arriva tardi e quindi ha un’alta mortalità”.

Il supporto alle decisioni

La società che collabora con strutture come il San Matteo di Pavia e il Sant’Orsola di Bologna ha realizzato OvAi, un software per il supporto alle decisioni cliniche basato sull’Intelligenza Artificiale.

Grazie all’utilizzo di migliaia di casi clinici permette di avere un sistema esperto in grado di identificare le caratteristiche tumorali, “OvAi è un prodotto di attenzionamento, nato in una logica di screening, che rende consapevole il medico alla prima visita che qualcosa non va. Si interfaccia su qualunque ecografo disponibile sul mercato, riceve il dato in formato standard, lo elabora in cloud e lo restituisce in tempo reale al medico”.

Filippo Chitti, CEO e Founder di Artiness, ha sviluppato una piattaforma software per i chirurghi basata su tecnologie di mix reality, uno strumento di ottimizzazione per terapie e interventi chirurgici.

La soluzione permette, partendo da fonti di imaging, di avere una modellazione specifica del paziente ed effettuare impianti virtuali molto realistici in fase preoperatoria, tutto in ambiente olografico tridimensionale.

La piattaforma prevede una infrastruttura cloud per la gestione dei dati, tool per l’elaborazione dell’imaging e la parte di realtà aumentata con ambiente tridimensionale.

L’innovazione nelle protesi

Le protesi sono il raggio d’azione di BionIt Labs fondata da Giuseppe Zappatore, la startup leccese progetta e sviluppa dispositivi medicali applicati alla bionica.

Al posto di pinze e protesi poliarticolate, normalmente utilizzate come protesi degli arti superiori, BionIt propone la soluzione Adam’s Hand che, utilizzando un solo motore, permette di muovere le cinque dita in grado di adattarsi a forma e dimensioni dell’oggetto.

Il tutto a un costo che, sottolinea Zappatore, è un quarto delle soluzioni utilizzate di solito. “Il design modulare permette di riparare in maniera autonoma le protesi che sono compatibili con altri accessori già presenti sul mercato come batterie elettrodi e altro”. La società, che cerca cliniche per test pilota, ha sviluppato anche un sistema di alimentazione ed elettrodi compatibili con le altre protesi già presenti sul mercato.

Con D-Heart si passa alle malattie cardiovascolari. Nicola Briante spiega come la sua società ha sviluppato il primo elettrocardiografo portatile di livello ospedaliero per smartphone e tablet. Già presente sul mercato in venti Paesi, il dispositivo permette di sfruttare la fotocamera del cellulare per riconoscere tramite realtà aumentata le proporzioni anatomiche del paziente e dire dove vanno piazzati gli elettrodi.

Rispondono a un bisogno cresciuto negli anni DMV (diagnostica medica veloce) ed EpiCura che agiscono in un mercato del valore – secondo la Bocconi – di cinque miliardi di euro.

Parliamo degli esami diagnostici a domicilio per i quali è stata realizzata una piattaforma per la prenotazione di visite mediche, per ricevere a casa il personale sanitario, visualizzare online il referto e condividerlo direttamente con il proprio medico.