Una diagnosi più precisa e una migliore assistenza ai bambini malati con la possibilità di fornire terapie personalizzate. Sono i vantaggi che possono arrivare dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale nell’oncoematologia pediatrica in un futuro molto prossimo. Nel corso della 48/ma edizione del convegno dell’Associazione italiana di ematologia e oncologia pediatrica (Aieop), che si è svolto a Bolgona dal 2 al 4 ottobre sono stati infatti presentati alcuni progetti che coinvolgono i centri Aieop.

Raffaella Colombatti dell’Università di Padova ha presentato il progetto DL4H – Deep Learning for Health, che mira a rivoluzionare l’approccio clinico, organizzativo e assistenziale in oncoematologia pediatrica. Utilizzando algoritmi di apprendimento automatico, il prototipo sviluppato è in grado di estrarre conoscenze utili dai dati clinici e organizzativi. Un approccio che apre nuove strade per una diagnosi più precisa e una migliore assistenza ai bambini affetti da malattie ematologiche e oncologiche.

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Unica4Eu, una mappa di tutte le applicazioni AI di oncoematologia pediatrica

Unica4eu è invece l’iniziativa europea per l’Ia contro il cancro infantile. Finanziata dalla Ue, ha l’obiettivo di mappare l’attuale panorama delle applicazioni dell’intelligenza artificiale per le patologie oncologiche pediatriche, compresi i modelli di cura. Un portale unico sarà creato per ospitare risorse e informazioni sull’oncoematologia pediatrica, consentendo una migliore cooperazione e un utilizzo più ampio delle applicazioni cliniche dell’Ia.

Il progetto Genomed4all – Genomica e Medicina Personalizzata, con un budget di 9,9 milioni di euro, si concentra poi nello specifico sull’applicazione dell’IA alle malattie emato-oncologiche. Attraverso l’integrazione di dati omici con dati clinici si punta a fornire terapie personalizzate per pazienti con patologie come il mieloma multiplo e la malattia drepanocitica.

Infine Synthema – Generazione sintetica di dati ematologici è un progetto, finanziato dall’Horizon Europe – il Programma quadro dell’Unione Europea per la ricerca e l’innovazione per il periodo 2021-2027 – con un budget di 6,6 milioni di euro, che affronta la sfida della carenza di dati relativi alle patologie rare ematologiche. L’IA verrà utilizzata in questo caso per creare dati sintetici, simili alla realtà, utili a migliorare la comprensione delle malattie e a supportare la ricerca clinica.