Si moltiplicano le alternative a VMware e nei giorni scorsi è toccato ad AWS e HPE mostrare le loro proposte per gli “scontenti” della nuova strategia adottata da Broadcom. Nel 2017, AWS e VMware sembravano inseparabili (chi ricorda il servizio congiunto VMware Cloud on AWS?), ma nel 2025 i rapporti tra le due big tech si sono incrinati drasticamente, tanto che oggi AWS considera VMware un’eredità del passato da migrare al più presto nel cloud per evitare di rallentare il business aziendale.

Il deterioramento è iniziato quando Broadcom, dopo l’acquisizione di VMware, ha modificato le licenze software e i programmi per i partner. Questi cambiamenti hanno compromesso la rivendibilità del servizio congiunto con AWS e ne hanno limitato l’elasticità, spingendo Amazon a promuovere la propria infrastruttura cloud generica come destinazione alternativa per i carichi di lavoro VMware, persino per quelli già ospitati nel servizio condiviso.

AWS “trasforma” la migrazione

Il nuovo colpo di scena è AWS Transform, uno strumento basato su IA generativa che promette di migrare e riformattare automaticamente carichi VMware verso l’infrastruttura AWS, con tempistiche ridotte da settimane a minuti. AWS afferma che lo strumento, già testato su oltre 500 macchine virtuali, ha permesso di generare piani di migrazione in 15 minuti e di convertire configurazioni di rete fino a 80 volte più velocemente rispetto ai metodi tradizionali.

aws hpe vmware

Transform deriva dal precedente “Q Transform” dedicato alle app Java e ora si estende anche a .NET, mainframe e VMware. Secondo AWS, i partner che hanno partecipato ai programmi pilota hanno registrato riduzioni del tempo di esecuzione fino al 90%.

AWS Transform viene lanciato in un contesto complicato per gli utenti VMware, molti dei quali stanno rivalutando le proprie opzioni a causa del passaggio forzato ai bundle in abbonamento di Broadcom, che hanno sostituito le licenze perpetue e spesso comportano aumenti di costo fino al 300%. Non stupisce che molte aziende stiano valutando la migrazione verso piattaforme alternative, ma la complessità dei sistemi VMware rende il processo lungo e oneroso.

AWS punta a intercettare proprio questa esigenza urgente proponendo una via rapida e automatizzata verso il cloud, proprio mentre Broadcom sostiene che il suo approccio “vStack” offre un cloud privato efficiente e sostenibile. Se le promesse di AWS si concretizzeranno, potrà non solo guadagnare nuovi clienti, ma anche vendicarsi di Broadcom, il cui principale argomento contro il cloud pubblico è proprio il suo costo e la sua complessità.

L’alternativa di HPE

Passando ad HPE, gli annunci hanno riguardato un’importante evoluzione della propria offerta di cloud privato, con l’introduzione della HPE Private Cloud Business Edition potenziata dal nuovo HPE Morpheus Software. Questa soluzione rappresenta un salto generazionale per il settore, puntando su efficienza, semplicità e riduzione dei costi per modernizzare l’IT ibrido.

Al centro dell’annuncio vi è HPE Morpheus VM Essentials, un software pensato per gestire ambienti virtualizzati con supporto multi-hypervisor che promette di ridurre fino al 90% i costi di licenza delle macchine virtuali. Integrato nella Business Edition, consente di sfruttare l’infrastruttura disaggregata iperconvergente (dHCI) di HPE, che offre fino a 2,5 volte in meno nel TCO rispetto alle soluzioni concorrenti.

La famiglia HPE Morpheus comprende due versioni: VM Essentials, destinato a carichi virtualizzati, e Morpheus Enterprise Software, orientato alla gestione unificata del cloud. Entrambi i prodotti includono l’hypervisor HVM e sono licenziati per socket, offrendo flessibilità e scalabilità.

HPE_Morpheus_cloud

La nuova Business Edition è disponibile in versione dHCI o HCI e permette di ottimizzare l’infrastruttura dal data center al bordo della rete. Grazie all’intelligenza artificiale integrata, HPE automatizza la configurazione e la gestione del ciclo di vita, con un sistema AIOps in grado di prevedere e prevenire fino all’86% dei problemi, liberando risorse IT critiche.

Un esempio concreto dell’efficacia della soluzione arriva da Aeropuertos Argentina, che ha dichiarato di aver ripagato l’investimento grazie ai risparmi su contratti legacy, spazi fisici e consumi energetici, migliorando al contempo le performance per applicazioni mission-critical come il tracciamento voli e la gestione degli arrivi e partenze.

Nel frattempo, Commvault sarà il primo partner dell’ecosistema VM Essentials a offrire backup e ripristino basati su immagini. Morpheus Enterprise permette inoltre alle grandi imprese di governare ambienti complessi e misti (bare metal, container, cloud pubblico e privato) da un’unica interfaccia e, grazie all’automazione del provisioning, accelera il rilascio delle applicazioni fino a 150 volte e consente risparmi fino al 30% sui costi cloud.

Le nuove soluzioni sono hardware-agnostiche e compatibili con server Dell, NetApp e HPE ProLiant Gen12, che offrono riduzioni significative nei costi energetici e nella densità del data center.

(Immagine in apertura: Shutterstock)