Broadcom ha dismesso la versione gratuita dell’hypervisor ESXi di VMware. La notizia è stata inserita in un articolo della knowledge base di ieri con la seguente spiegazione: “Insieme alla cessazione delle licenze perpetue, Broadcom ha deciso di interrompere anche l’hypervisor ESXi gratuito, contrassegnandolo come EOGA (End of General Availability)”.

La versione gratuita di ESXi era in grado di funzionare solo su un numero limitato di core, utilizzava una quantità modesta di memoria e mancava di molte funzionalità di gestione. Per questo motivo, pur potendo essere utilizzata in produzione, era più adatta per i test e gli hobbisti. Ma quando veniva utilizzata in questi ruoli, spesso portava a implementazioni di produzione o migliorava le competenze di professionisti IT a inizio carriera.

La fine della disponibilità della versione gratuita non significa però che non sia più possibile utilizzare l’hypervisor senza pagare il prezzo pieno: la licenza “advantage” del VMWare User Group continua infatti a esistere, così come le versioni trialware del prodotto.

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Il vicepresidente della ricerca Gartner, Michael Warrilow, ha dichiarato a The Register che questo cambiamento potrebbe non essere significativo. “Considerando tutte le perturbazioni che i clienti VMware stanno affrontando in questo momento, molti interpreteranno questa mossa in modo errato. A meno che VMware non offra più una versione trial, non ci sarà un grande impatto. Microsoft non offre più un’edizione gratuita di Hyper-V Server e se quindi volete un’alternativa gratuita ci sono diverse buone opzioni open source da tenere in considerazione, come nel caso della Community Edition di Nutanix, ha dichiarato Warrilow.

Secondo invece l’analista di Pivot Ninte Justin Warren, questo ennesimo cambiamento di Broadcom “è un altro regalo a concorrenti come Nutanix, Scale Computing, Microsoft con Hyper-V/Azure Stack o Red Hat OpenShift Virtualization (via KubeVirt)”. Warren ha aggiunto che questo cambiamento è negativo per le prospettive a lungo termine di VMware. “Avrà un impatto sulla pipeline di nuove adozioni per VMware. La versione gratuita era un modo per far conoscere VMware alle persone, tanto che molti CIO e CTO hanno iniziato proprio in questo modo”.

Questa decisione arriva dopo che Broadcom ha reso il funzionamento di 3.500 core con VMware Cloud Foundation il requisito minimo per l’inclusione nel suo programma di partner cloud. Non è ancora chiaro quanti dei vecchi partner cloud di VMware dispongano di un numero sufficiente di core per continuare a essere partner di Broadcom.