Lenovo ha annunciato nelle scorse ore DX8200D, una nuova appliance di storage software-defined (SDS) che sfrutta la piattaforma server di Lenovo in combinazione con software avanzato di virtualizzazione dello storage e l’ottimizzazione multi-core parallel I/O – SANsymphony di DataCore Software.

Questa nuova offerta è il più recente traguardo di Lenovo nel promuovere l’adozione della tecnologia per il software-defined data center, che offre enormi vantaggi ai clienti come una maggiore agilità e semplicità, e una gestione più economica.

Lenovo prevede di offrire DX8200D come appliance pre-integrata, che promette di semplificare l’implementazione e ridurre le spese di gestione, fornendo un unico punto di supporto. Con questa nuova offerta Lenovo punta a ottimizzare le infrastrutture di storage eterogenee, consentendo loro di scalare in base alle esigenze per crescere e sostituire facilmente array di storage meno recenti.

Lenovo DX8200D

Tramite l’interfaccia centralizzata DX8200D fornisce la protezione dei dati, replica, de-duplica, comprime e consente altre funzionalità storage enterprise a un prezzo molto più basso rispetto ai tradizionali array SAN.

Costruito su server System x3650 M5 di Lenovo, DX8200D prende i dispositivi di storage isolati, a volte dislocati in sedi diverse, e li unisce in un unico set di servizi a disposizione dell’azienda. In questo modo raggruppa le risorse per gestirle in modo centralizzato e uniforme nonostante le differenze e le incompatibilità fra i vari vendor, i diversi modelli e le generazioni degli storage.

Infine il Lenovo DX8200D è in grado di automatizzare centralmente il processo di discovery, l’inventario delle risorse storage, il monitoraggio in tempo reale, la configurazione, il rilevamento dei guasti e la gestione degli allarmi sul suo ciclo di vita con il software XClarity di Lenovo.