Rittal ed Eplan hanno inaugurato venerdì scorso la nuova sede di Pioltello: un moderno edificio da 4.800 metri quadri, di cui 2.100 di uffici, 400 per incontri e formazione e 480 di aree interattive e demo, e che grazie a un impianto fotovoltaico da 23,4 kWp e al controllo automatizzato dell’irraggiamento interno all’edificio con sistema frangisole esterno soddisfa i criteri di progettazione eco sostenibile NZEB (Nearly Zero Energy Building). L’edificio ospiterà circa 100 dipendenti dei 500 che l’azienda ha in Italia (gli altri nell’avveniristico sito produttivo ad alta automazione di Valeggio, in provincia di Verona.

La cerimonia è avvenuta alla presenza di Friedhelm Loh, presidente del gruppo omonimo e fondatore di Rittal e di autorità come il vice sindaco di Pioltello Saimon Gaiotto e il consigliere delegato della Camera di Commercio Italo Germanica Jörg Buck, che hanno sottolineato come l’impegno della multinazionale nel nuovo investimento (un investimento di 7,2 milioni di euro) sia un segno tangibile dell’importanza del panorama imprenditoriale e industriale italiano.

Marco Villa, AD di Rittal Italia.

Marco Villa, AD di Rittal Italia.

“Il 2019 rappresenterà un anno storico per le nostre due aziende, un anno incentrato sull’innovazione e sulla modernità e che da oggi avrà una data speciale: il 17 maggio”, ha dichiarato Marco Villa, Amministratore Delegato di Rittal Italia. “Questa inaugurazione è per noi un traguardo straordinario e allo stesso tempo un punto di partenza per il futuro e sono davvero onorato di poter condividere questo momento insieme ai clienti, alle istituzioni, alla stampa, ai fornitori, unitamente ai collaboratori, al proprietario e al management tedesco che quotidianamente collaborano per il raggiungimento degli obiettivi aziendali” – afferma Marco Villa.

La sede ospita anche un innovativo Data Center “Made in Rittal”, che utilizza lo stato dell’arte delle tecnologie della casa in tema di armadi, alimentazione elettrica, climatizzazione e ingegnerizzazione dei data center. Il mondo IT rappresenta infatti il 35% circa del business dell’azienda, afferma il presidente Loh. Non soltanto infrastrutture per data center, ma anche software e servizi cloud dedicati in particolare alle esigenze dell’industria 4.0, con nuovi prodotti e pratiche che coinvolgono il mondo dell’Internet of Things e dell’Edge Computing.

Esigenze che l’azienda conosce bene, avendo realizzato nei suoi impianti produttivi alcuni degli esempi più avanzati di automazione e digitalizzazione della produzione, con processi gestiti in digitale dalla filiera di fornitura, al piano di produzione e fino al cliente finale.

Abbiamo chiesto a Friedhelm Loh di raccontarci gli insegnamenti e i vantaggi che l’azienda ha acquisito adottando il paradigma dell’industry 4.0, che ha così riassunto:

  • La tracciatura del prodotto lungo tutto il processo permette di avere sempre il quadro della situazione, senza imprevisti;
  • La digitalizazione porta a una normalizzazione e standardizzazione dei processi che eleva la qualità del prodotto;
  • L’analisi dei dati permette la manutenzione predittiva, limitando blocchi o fermi macchina;
  • Si acquisisce una grande flessibilità produttiva, con una grande variabilità dei tipi di prodotto;
  • Sono possibili razionalizzazioni dell’uso delle risorse e quindi risparmi di spesa;
  • Si può avere un impianto produttivo al top, ma se la digitalizzazione non si estende alla supply-chain e non arriva fino al cliente finale, il proprio sforzo viene in parte vanificato.