Fujitsu ha annunciato oggi di aver esteso le proprie soluzioni server ad alti livelli, compreso l’High Performance Computing (HPC), con l’introduzione della nuova Cool-Central Liquid Cooling Solution, che riduce i costi di raffreddamento fin del 50% comprendendo il riciclo del calore di scarto rispetto ai sistemi tradizionali raffreddati ad aria.

In un mondo in cui i costi dell’energia salgono e le densità rack aumentano, questa nuova soluzione di Fujitsu permette ai responsabili di data center di minimizzare la bolletta elettrica e di migliorare il rispetto di severi requisiti per l’efficienza energetica. Ad oggi un data center consuma fino al 40% della propria energia a scopo di raffreddamento; la riduzione di questa voce è quindi essenziale per riuscire ad abbattere i costi operativi dei data center.

Inoltre il nuovo Fujitsu Server PRIMERGY CX400 M1 raffreddato a liquido e i suoi nodi cluster riescono a massimizzare ogni metro lineare di potenza di calcolo, incrementando la densità dei data center fino a cinque volte tanto e arrivando a un massimo di 160 processori Intel Xeon e 1280 moduli di memoria per rack standard.

È facile capire come, con una conseguente potenza assorbita di 30 kW per rack, il raffreddamento a liquido giochi un ruolo essenziale nel mantenere il data center entro un intervallo di temperatura accettabile. Fujitsu prevede addirittura che i server ad alta densità possano superare il limite dei 50 kW per rack entro il 2016.

Bisogna poi considerare che l’investimento richiesto per creare nuovi data center raffreddati a liquido è assai più contenuto rispetto a quelli delle tradizionali infrastrutture raffreddate ad aria. Oltretutto è possibile ridurre ulteriormente i consumi energetici complessivi dal momento che il calore di scarto, sotto forma di acqua calda a 60 °C, può essere facilmente riciclato per riscaldare o raffreddare uffici, abitazioni o altri edifici.

Per le nuove Cool-Central Liquid Cooling Solution (Fujitsu Server PRIMERGY CX400 M1 e i nodi cluster CX2550 M1 e CX2570 M1) la disponibilità a livello globale è prevista per settembre 2015 e i prezzi variano per configurazione e regione.

“Il raggiungimento di un valore PUE (Power Usage Effectiveness) vicino a 1,0 dimostra quanto possa essere ottimizzato l’utilizzo dell’energia in un data center. La Fujitsu Cool-Central Liquid Cooling Solution permetterà ai nostri clienti di far scendere il loro PUE fino a 1,06 semplificando contemporaneamente il riciclo del calore di scarto perché possa essere sfruttato altrove” ha dichiarato Uwe Romppel, Head of Product Management Server di Fujitsu.