IBM ha annunciato due aggiornamenti di rilevo del proprio processore quantistico destinati a potenziare i sistemi commerciali IBM Q ad accesso anticipato. I primi sistemi IBM Q online a disposizione dei clienti saranno dotati di un processore da 20 qubit e presenteranno miglioramenti nella progettazione dei qubit superconduttori, nella connettività e nel packaging.

I tempi di coerenza (quantità di tempo disponibile per eseguire calcoli quantistici) si attestano su un valore medio di 90 microsecondi, permettendo di eseguire operazioni quantistiche ad elevato livello di affidabilità. IBM ha inoltre realizzato e testato con successo un prototipo operativo di processore da 50 qubit con parametri prestazionali confrontabili. Questo nuovo processore nasce dall’estensione dell’architettura da 20 qubit e sarà disponibile nei sistemi IBM Q di prossima generazione.

I progressi hardware più recenti sono il risultato di tre generazioni di sviluppo da quando IBM, per prima, lanciò sul mercato nel maggio 2016 un computer quantistico funzionante online, permettendo a chiunque di accedervi liberamente. In 18 mesi IBM ha reso disponibili online sistemi da 5 e 16 qubit ad accesso pubblico attraverso la piattaforma IBM Q experience e ha sviluppato l’ecosistema di calcolo quantistico pubblico più avanzato al mondo.

Oltre alla realizzazione di sistemi operanti, IBM continua a sviluppare il suo ecosistema di calcolo quantistico, che comprende strumenti software open source, applicazioni per sistemi a breve termine e materiali didattici per la comunità quantistica. Attraverso la IBM Q Experience ad esempio più di 60.000 utenti hanno eseguito oltre 1,7M esperimenti quantistici e hanno prodotto oltre 35 pubblicazioni scientifiche di terzi.

Le registrazioni al progetto sono arrivate da utenti provenienti da oltre 1500 università, 300 scuole superiori e 300 istituzioni private di tutto il mondo, molte delle quali accedono alla IBM Q experience in quanto parte integrante della loro formazione. Questa forma di accesso libero e di ricerca “aperta” è fondamentale per favorire un apprendimento accelerato e per l’implementazione del calcolo quantistico.

“Grazie a questa risorsa offerta da IBM i miei studenti possono eseguire, nelle loro esercitazioni, algoritmi quantistici effettivi su un vero computer quantistico. Questo fa toccare con mano un punto fondamentale, ovvero che si tratta di una vera e propria tecnologia e non solo di un sogno irrealizzabile. Quello che una volta sembrava un futuro impossibile è ora qualcosa che gli studenti possono utilizzare realmente” ha affermato Andrew Houck, professore di ingegneria elettrotecnica alla Princeton University.

Per incrementare questo ecosistema di ricercatori quantistici e lo sviluppo di applicazioni, IBM ha lanciato all’inizio di quest’anno il progetto QISKit, un kit di sviluppo software open source per la programmazione e l’utilizzo di computer quantistici. Le recenti aggiunte al QISKit includono anche nuove funzionalità e strumenti di visualizzazione per studiare lo stato del sistema quantistico, l’integrazione del QISKit con la IBM Data Science Experience, un compilatore che traccia gli esperimenti desiderati sull’hardware disponibile, nonché esempi dimostrativi di applicazioni quantistiche.