Il mondo cambia e cerca continuamente risposte ai bisogni di qualità della vita. La tecnologia si propone come casa di tutte le risposte, ma non sempre è una casa accogliente. Serve un cambio di passo nella formulazione di soluzioni: è questa la proposta di Huawei, esposta nel Global Analyst Summit 2022.

In un mondo di slogan sintetici, “A Better, Greener Intelligent World” è quello scelto da Ken Lu, rotating President di Huawei. La sintesi non premia la visione, possiamo dire: come vedremo più avanti, alcuni dei progetti del colosso cinese sono decisamente esplosivi.

Ricerca e sviluppo: quasi un quarto del fatturato

Alcune informazioni di tipo aziendale possono aiutare a spiegare da dove venga la fiducia nel futuro di Huawei. Innanzitutto dagli investimenti in R&S, che nel 2021 sono arrivati al 22,4% contro il 15% degli anni precedenti. Guardando in valore, dobbiamo ricordare che per effetto delle sanzioni il fatturato del colosso è sceso del 28,5%, per cui in valore assoluto la spesa per ricerca è sviluppo non solo è stata mantenuta ma è cresciuta di qualcosa.

Un secondo punto è la focalizzazione sui talenti e sul programma di attrazione. La visione del colosso è molto interessante e punta su una rivoluzione prima nella teoria di elaborazione e computazione, poi delle ricadute industriali.

Un terzo punto che non può mancare è l’aspetto green. Qualsiasi miglioramento tecnologico può e deve portare una riduzione dell’impatto ambientale: se ben usato, il digitale è la strada maestra.

Qui e là nelle presentazioni di apertura riecheggiano i termini artificial intelligence e quantum theory. Quest’ultima, in particolare, non resta limitata al computing ma ad una più generale comprensione di dove i nostri modelli di pensiero e di materia siano largamente inefficienti.

Nuovi teoremi per la fisica telecom e computazionale

Tornando alla versione sintetica del programma di Ken Lu, soffermiamoci su better. Nella specifica accezione, questo aggettivo sottintende una totale disruption dell’uso che facciamo della fisica oggi.

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Ma per questo passiamo la parola a Zhong Hong, Presidente dell’Institute of Strategic Research. La sua analisi, ricca di esempi, viene poi finalizzata su dieci punti prospettici per il futuro. Di questi, otto riguardano sfide tecniche, mentre due sono dedicati, più filosoficamente, al mondo e all’individuo.

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Superiamo il teorema di Shannon

Ci attende un futuro nuovo, con potenziale non più limitato dalle correnti interpretazioni delle leggi fisiche. Le leggi resteranno le stesse, ma la loro interpretazione cambierà fortemente. Un esempio chiarissimo è il teorema di Shannon, che fissa il limite superiore della quantità di dati che possono essere trasmessi su un particolare mezzo. Orbene, nuove scoperte fisiche possono permetterci di andare ben oltre quel limite.

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È questo forse il punto più esplicito dei quattro presentati da Zhong Hong: spostare in avanti le attuali frontiere del sapere, trascendere i limiti biologici, nuovi modelli di computing e appunto superare Shannon.

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Molti gli esempi di innovazione in corso fatti dal presidente, dal 5G sotterraneo (per l’automazione delle miniere) al Data Center as a computer, fino all’F5.5G di recentissimo lancio. Due anni fa Huawei aveva lanciato il programma 5.5G, per dare 10 Gbps a tutti in wireless, espandendo il classico 5G secondo direttive standard quali Uplink Centric Broadband Communication, Real-Time Broadband Communication e Harmonized Communication and Sensing (HCS).

Ora la proposta si estende alla fibra, affidandosi a scelte quali Realtime Resilient Link, Green Agile Optical Network e Optical Sensing and Visualization per estendere l’esperienza a 10Gbps fino a 100 miliardi di connessioni.

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Osservando ed emulando la natura e principalmente qualità ed efficienza dei sensi nel regno animale possiamo adattare la tecnologia a migliorare produttività e salute nel rispetto energetico.

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