“Riteniamo che il 2017 sarà l’anno in cui i professionisti dell’IT investiranno nella preparazione dei loro data center per il futuro, affinché questi siano agili e flessibili anche negli anni a venire.” Così si è espresso Giordano Albertazzi, Presidente Europa, Medio Oriente e Africa per Vertiv, nel commentare il nuovo documento dell’azienda (ex Emerson Network Power) che individua cinque tendenze per le infrastrutture del data center nel 2017. Eccole nel dettaglio.

1 – Il bisogno di agilità

Per rispondere ai cambiamenti in atto portati dall’IT distribuito e dall’uso dell’Internet of Things in ambito industriale (IIoT), le aziende adotteranno micro data center preconfigurati che permettono implementazione rapida, standardizzazione e gestione remota in tutte le sedi IT distribuite. La standardizzazione e la modularità stanno diventando importanti sia nelle sedi IT distribuite che nei data center di grandi dimensioni.

Anche gli attuali armadi di rete e le sedi IT remote saranno rivalutati per assicurare che le misure energetiche e di raffreddamento rispondano alle necessità dettate dalla crescente criticità di questi ambienti, dal momento in cui iniziano a fornire la raccolta e l’analisi localizzate dei dati provenienti da sensori e dispositivi connessi in tempo reale.

2 – Raffreddamento sostenibile

Grazie all’ampliamento delle possibili strategie di raffreddamento attualmente disponibili, gli operatori di data center stanno personalizzando la gestione della temperatura in base all’ubicazione e alla disponibilità di risorse del data center. Il mercato globale evidenzia la tendenza ad utilizzare sempre più spesso nuove tecnologie che sfruttano l’acqua per raffreddare l’aria circostante. Queste tecnologie permettono di ottenere una gestione termica estremamente efficiente, affidabile ed economica.

Nei luoghi in cui la disponibilità o i costi dell’acqua rappresentano un problema hanno invece preso piede i sistemi di raffreddamento senza acqua. Le nuove tecnologie con economizzatori a pompa refrigerante, che non utilizzano acqua e non introducono aria esterna nel data center, faranno risparmiare quasi 4 milioni di metri cubi di acqua in un anno in Nord America.

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3 – Sicurezza responsabile

I professionisti del data center stanno inserendo la sicurezza tra le loro priorità, iniziando a valutare soluzioni che li aiutino a identificare le vulnerabilità e a migliorare le difese agli attacchi.

I portali di gestione, che consolidano i dati provenienti da molteplici dispositivi per supportare il DCIM (Data Center Infrastructure Management), si stanno profilando come potenziale soluzione, con determinate impostazioni che possono identificare punti non protetti dell’infrastruttura critica e fornire un messaggio di avviso prima di un attacco.

4 – Il DCIM dimostra il suo valore

Il valore del DCIM continua ad aumentare, sia a livello di risoluzione dei problemi, sia per la sua capacità di gestire il sempre più complesso ecosistema del data center. Gli operatori più innovativi utilizzano il DCIM per risolvere difficoltà del data center, quali la conformità alle normative, l’Information Technology Infrastructure Library (ITIL) e la gestione di ambienti ibridi.

5 – Progettazione e implementazione integrate

La rapidità di adattamento al mercato è uno dei fattori chiave delle aziende che sviluppano la maggior parte della potenza del data center. Queste aziende hanno evidenziato che la tradizionale compartimentazione tra le fasi di progettazione e costruzione è complicata e improduttiva.

Di conseguenza stanno adottando un approccio chiavi in mano che sfrutta progettazione modulare integrata, costruzione in un luogo diverso dalla sede finale e gestione organizzata del progetto. I produttori che uniscono competenze infrastrutturali, progettuali e di ingegnerizzazione sono in grado di costruire data center migliori in tempi più rapidi.