Ormai è assodato che nessuna azienda si possa dire immune dalle cyber minacce, indipendentemente dalle dimensioni e dal tipo attività. E sempre più spesso, per avere un migliore livello di protezione, le imprese tendono ad affidare la gestione della sicurezza a fornitori di servizi specializzati in cybersecurity. Con la nuova versione 16 del suo Cyber Protect, Acronis vuole invece rendere più semplici le operazioni a chi i propri dati e le proprie applicazioni preferisce proteggerle in prima persona.

Lo ha sottolineato il senior marketing manager Andy Kerr: “La metà dei clienti è abbonata a Cyber Protect attraverso uno dei nostri 50.000 MSP in tutto il mondo, l’altra metà lo usa in autonomia. Ed è proprio per quest’ultima categoria di clienti che oggi abbiamo alcune novità davvero entusiasmanti”. Sopratutto in tema di backup e recovery.

Alla portata di tutti

L’obiettivo che si è infatti posta Acronis nello sviluppo di Cyber Protect 16 è stato quello di creare un software che offrisse funzionalità avanzate per meglio proteggere gli ambienti IT da minacce sofisticate, ma anche che consentissero a chiunque semplici e veloci recovery dopo un attacco o la perdita di dati. In tal senso, il target principale del nuovo software sono le “aziende distribuite su più sedi, che spesso gestiscono la protezione informatica a livello regionale o addirittura locale, senza alcuna visibilità globale o centralizzata. Ma anche quelle realtà in cui la gestione è a livello centrale e l’IT locale non può effettuare un recovery in tempi brevi. Entrambe le situazioni portano a un elevato TCO, un’elevata complessità e un elevato rischio di downtime e di perdita di dati”. A riguardo, Kerr ha citato le stime fatte da Gartner in un recente sondaggio: per il 91% delle imprese un’ora di inattività comporta costi che variano tra i 300 e i 1.000 dollari. Tuttavia, nell’industria automobilistica il fermo dell’attività può essere ben più elevato: “secondo un rapporto di Bloomberg, il costo dell’interruzione di un’ora della produzione della Volkswagen è di circa 13 milioni di dollari”.

Recovery in un clic

Molti settori, come il manifatturiero, il finanziario, l’healthcare o il retail, non possono permettersi alcuna interruzione operativa – ha sottolineato Gaidar Magdanurov, presidente di Acronis –. Per loro è cruciale che anche il personale non esperto in IT riesca a effettuare il ripristino. Ed è proprio questo che Cyber Protect 16 offre, il ripristino con un solo clic dopo un attacco informatico o una perdita di dati“.

Pur non essendo l’unica novità, Il recovery rapido è sicuramente la funzione che più caratterizza il nuovo software. Grazie alla possibilità di ripristinare rapidamente qualsiasi computer (“attraverso il supporto di sistemi operativi multigenerazionali”, ha precisato Kerr) senza richiedere l’intervento di tecnici IT, Acronis vuole ridurre al minimo i costi delle interruzioni operative di aziende specializzate, in particolare quelle nella community dei sistemi di controllo industriale (ICS) e delle tecnologie operative (OT). “Cyber Protect consente ai dipendenti di un impianto industriale di ripristinare e ricostruire rapidamente un PC, in modo da ottenere un recovery bare metal per far ripartire la catena di montaggio in pochi minuti. Questo vale anche se l’hardware del PC si è guastato: un dipendente può semplicemente disimballare un nuovo PC, collegarlo al posto di quello vecchio e in pochi minuti si ottiene il ripristino bare metal”.

Sicurezza avanzata con IA e ML

Oltre al ripristino rapido, ad assicurare la continuità operativa in Cyber Protect 16 provvedono anche nuove funzioni di sicurezza avanzate. In questo caso, l’obiettivo è fornire una protezione proattiva di dati, applicazioni e sistemi da attacchi ransomware e malware, grazie anche all’impiego dell’intelligenza artificiale e del machine learning. Il tutto, ovviamente, gestito in modo semplice. Questo si traduce nell’adozione di una nuova interfaccia centralizzata volta di facilitare e migliorare l’operatività grazie a un pannello di controllo unificato che garantisce più visibilità e gestione semplificata dell’intero ambiente.

Forniamo un agente, una console, una piattaforma, un’implementazione e un ripristino: tutti gestibili con un solo clic – ha precisato Kerr –. Proponiamo l’indicatore di funzionalità integrate più ampio del mercato, dalla gestione IT al backup e al disaster recovery, fino alle funzionalità di cybersecurity, compreso l’EDR”. E l’integrazione può essere estesa anche agli strumenti di terze parti. “Il nostro è un sistema davvero integrato e non imbullonato a posteriori. E questo ci permette di essere in media il 60% più efficienti in termini di costi rispetto a un insieme comparabile di capacità combinate. Inoltre, i nostri clienti non hanno numerosi agenti che agiscono contemporaneamente consumando rilevanti risorse hardware”.

Acronis sottolinea, infine, che, grazie alla sua rete globale di data center, tramite Cyber Protect 16 gli utenti possono avere una gestione che garantisce la conformità alle legislazioni locali in materia di sovranità dei dati, prima fra tutte il GDPR.