Kickstarter arriva ufficialmente anche in Italia, che diventa così il tredicesimo Paese a sbarcare sulla più famosa e frequentata piattaforma di crowdfunding. Da ieri infatti anche i creativi italiani e le nostre start-up possono proporre le loro idee da finanziare sul portale di Kickstarter inserendo i propri dati bancari locali e la descrizione del progetto anche in italiano, oltreché in inglese; i finanziamenti verranno fatti in euro e gli unici due requisiti per proporre un proprio progetto sono la residenza italiana e il raggiungimento della maggiore età.

Una novità che può apparire di poco conto, ma che in realtà facilita non poco la fruizione di questo servizio per le nostre aziende e i nostri creativi, che fino a ieri dovevano complicarsi non poco la vita per accedere a Kickstarter con le loro proposte. Bisognava infatti essere creativi e inventarsi in qualche modo un appoggio all’estero (per lo più negli USA e in Gran Bretagna), ma da oggi tutto questo cambia e le prospettive per il nostro Paese, che può contare su un “marchio” prestigioso come il Made in Italy, sono a dir poco esaltanti.

Stiamo infatti parlando di una piattaforma che in sei anni dalla sua nascita ha fruttato qualcosa come 86.000 progetti, coinvolto quasi 9 milioni di utenti e generato 1,6 miliardi di dollari di finanziamenti. Certo, moltissime scommesse di start-up, imprenditori e semplici creativi non sono mai state finanziate e altre, pur avendo ricevuto anche più di quanto stabilito in partenza, non sono mai arrivate sul mercato o lo hanno fatto con grande ritardo sulla tabella di marcia promessa.

Eppure Kickstarter ha prodotto anche tanti successi nei più disparati ambiti (sono ben 15 le categorie di prodotti disponibili). Device tecnologici (si pensi al grande boom dello smartwatch Pebble), videogiochi, libri, dischi, droni, film, serie TV e persino progetti culinari. Oltre all’Italia da ieri Kickstarter è disponibile ufficialmente anche in altri quattro Paesi europei (Austria, Belgio, Lussemburgo, Svizzera) e non bisogna stupirsi di questo allargamento. Basti pensare infatti che lo scorso anno sono stati oltre tre i milioni di dollari versati da utenti italiani per finanziare i più disparati progetti, mentre a livello globale il 40% dei finanziamenti su Kickstarter proviene da Paesi al di fuori degli USA.