Mercoledì scorso Microsoft ha dato il via alla conferenza annuale Ignite con diversi aggiornamenti ai servizi cloud di Azure, tra cui l’aggiunta dell’ambiente per sviluppatori Dev Box, il supporto di PostgreSQL per Cosmos DB, l’accesso (solo su invito) al software di generazione di immagini DALL-E 2 OpenAI, l’espansione del programma Azure Hybrid Benefit e un piano di risparmio per il calcolo. Gli annunci fanno parte della strategia generale di Microsoft di posizionare Azure come HUB per gli sviluppatori, con una gamma crescente di strumenti ad hoc.

Microsoft Dev Box, presentato per la prima volta ad agosto e tuttora in anteprima, è un servizio che fornisce stazioni di lavoro virtuali basate sul cloud e pronte per lo sviluppo in uno specifico ambiente.

Con Visual Studio, disponibile non appena uno sviluppatore crea una Dev Box, permette agli sviluppatori di risparmiare tempo e concentrarsi sulla codifica, ha dichiarato l’azienda in un comunicato, senza indicare quando il prodotto sarà reso generalmente disponibile.

In genere, per poter lavorare a un progetto gli sviluppatori devono configurare in Visual Studio un ambiente con librerie, espansioni e impostazioni necessarie per scrivere codice su uno specifico progetto, ha dichiarato Arnal Dayaratna, Research Vice President of Software Development di IDC.

“Questo processo di download e configurazione di un ambiente IDE richiede molto tempo e può comportare un’enorme quantità di lavoro manuale da parte dello sviluppatore, prima di riuscire a scrivere una sola riga di codice”, aggiunge.

Al contrario, Dev Box offre un ambiente di sviluppo organizzato, che le aziende possono preconfigurare, in modo che gli sviluppatori non debbano assumersi la responsabilità di installare e configurare gli strumenti di sviluppo, accelerando così il processo, ha spiegato l’analista. Secondo Dayaratna, i fornitori di servizi cloud concorrenti di Microsoft non dispongono (ancora) di una funzione simile a Dev Box, che può ovviamente far leva sulla IDE della casa, sempre più apprezzata anche dagli sviluppatori che operano in ambienti “non Microsoft”.

Lotta con AWS e Google per gli utenti di PostgreSQL

Sempre più aziende stanno spostano i propri dati dai database legacy a quelli open-source in cloud, ragion per cui i principali cloud provider come Microsoft, Google e Amazon Web Services (AWS) hanno ampliato l’offerta di servizi di database per integrare il supporto a PostgreSQL a causa della sua crescente popolarità.

Alcuni database supportati da PostgreSQL attualmente in offerta includono Amazon Aurora, AlloyDB di Google e Azure Database for PostgreSQL.

Nella stessa direzione, Microsoft sta aggiungendo il supporto a PostgreSQL al suo database distribuito gestito, Cosmos DB. Il motivo che ha spinto Microsoft ad aggiungere il supporto a PostgreSQL può essere attribuito alla richiesta dei clienti aziendali di poter disporre di una piattaforma di gestione dei dati mista che copra sia i dati strutturati (PostgreSQL) che quelli non strutturati (Cosmos stesso è un DBMS documentale), ha dichiarato Carl Olofson, Research Vice President di IDC. “il supporto di PostgreSQL per Cosmos DB si inserisce negli aspetti di analytics, ma penso che faccia parte dello sforzo di Microsoft di presentare un quadro di gestione dei dati unificato per il cloud (ad esempio, Microsoft Azure)”, ha aggiunto Olofson.

Secondo Doug Henschen, analista principale di Constellation Research, il supporto per il diffusissimo PostgreSQL aumenterà la base di sviluppatori per Cosmos DB. “In tempi in cui gli sviluppatori sono pochi, l’aggiunta del supporto a PostgreSQL sarà vantaggiosa per le aziende. Ciò significa che, per un progetto specifico, il tempo di messa in funzione si riduce, poiché gli sviluppatori non devono imparare nuovi strumenti”, ha affermato.

Cosmos DB, che può funzionare come database documentale NoSQL, come archivio relazionale SQL o come database a grafo, è stato aggiornato lo scorso anno per essere reso disponibile in modalità serverless, con la possibilità di usufruire di un livello di utilizzo gratuito.

DALL-E per testare la IA nel mondo reale

Microsoft sta inoltre consentendo l’accesso al modello di IA DALL-E 2, incluso in Azure OpenAI che a sua volta fa parte del servizio Azure AI, al fine di testarlo e avvicinarsi all’uso reale dell’IA.

DALL-E 2 consente agli utenti di generare immagini personalizzate utilizzando descrizioni testuali o immagini diverse. Ne abbiamo parlato più in dettaglio in questo articolo.

Microsoft sta consentendo l’accesso al modello per conoscere altri casi d’uso dell’IA nel mondo reale e al tempo stesso per fare test sulla sicurezza, ha dichiarato Ritu Jyoti, Group Vicepresident of Research di IDC. “È importante continuare a studiare se i sistemi di IA, come DALL-E 2, possano essere condizionati da dati di addestramento distorti e i diversi modi in si possono affrontare questi problemi. Se non vengono utilizzati con attenzione, i modelli di IA possono generare immagini imprecise o di portata limitata, escludendo gruppi etnici specifici o ignorando alcuni aspetti importanti “, ha aggiunto Jyoti.

DALL-E 2 offre un potenziale strumento per la creazione o la visualizzazione in campi come l’ingegneria e l’architettura, ha aggiunto Jyoti, il modello può essere utilizzato anche per generare set di dati per aumentare l’addestramento all’apprendimento automatico.

Mattel sta testando DALL-E 2 per trovare nuovi design per la sua serie di macchinine Hot Wheels

Mattel sta testando DALL-E 2 per trovare nuovi design per la sua serie di macchinine Hot Wheels

Dell’utilizzo dei modelli di IA nel design generativo e progettazione parametrica, Computerworld parlerà con alcuni esperti dell’argomento in una sessione del convegno ProgettistaPiù. La registrazione è gratuita, da questo link.  

Prezzi e altre novità di Azure

Tra gli annunci fatti in occasione di Ignite 2022, Microsoft ha anche aggiornato alcune delle sue tariffe per il cloud, includendo l’espansione di Azure Hybrid Benefit e un piano di risparmio per la componente di computing. Azure Hybrid Benefit offre alle aziende la possibilità di ridurre i costi di esecuzione dei workload in cloud nell’ambito del servizio di gestione multicloud Azure Arc, che includerà ora Azure Kubernetes Service (AKS).

L’inclusione consentirà alle aziende di distribuire servizi Azure Kubernetes su Azure Stack HCI, su  Windows Server nei data center o negli ambienti edge senza costi aggiuntivi, ha aggiunto l’azienda. Altri aggiornamenti includono la disponibilità generale del connettore SAP Change Capture Data (CDC) in Azure Data Factory e Azure Automanage Service.

Azure Automanage, che è un servizio di autoconfigurazione progettato per consentire le best practice di configurazione dei sistemi, è ora disponibile per le macchine virtuali (VM) di Azure e per i server abilitati ad Arc in Azure, on-premises e altri ambienti in cloud. Inoltre, Microsoft ha introdotto un nuovo piano di risparmio Azure per il computing che, secondo l’azienda, consente di risparmiare sui servizi di calcolo rispetto ai prezzi a consumo.

Gli aggiornamenti di Azure includono la disponibilità di Nutanix Cloud Cluster su Azure e la disponibilità della soluzione Azure VMware in 24 regioni a livello globale.

Syntex: l’IA per i contenuti

Microsoft ha presentato inoltre Microsoft Syntex, un rebranding dell’applicazione che l’azienda ha trasformato in una suite di app per i contenuti, strumenti low-code e servizi che utilizzano l’intelligenza artificiale per ottimizzare il modo in cui le organizzazioni lavorano con i propri contenuti.

Microsoft Syntex supporta più di 300 tipi diversi di contenuti e comprende 11 funzionalità. Queste sono:

  • Migliora: l’IA no code migliora i contenuti per aiutare a comprendere e strutturare le informazioni, semplificando i flussi di lavoro aziendali.
  • Elaborazione dei documenti: Aiuta a comprendere, etichettare e proteggere le informazioni, integrando l’intelligenza artificiale di Microsoft Azure, AI Builder e altre fonti Microsoft.
  • Riassunto: Utilizza l’intelligenza artificiale per generare sintesi dei contenuti e distillare i punti chiave, su richiesta.
  • Assemblaggio dei contenuti: Aiuta gli utenti a generare automaticamente un documento con modelli e metadati utilizzando l’assemblaggio dei contenuti.
  • Elaborazione di immagini, audio e video: Consente agli utenti di elaborare e taggare le immagini con quasi 10.000 oggetti riconosciuti automaticamente “out of the box” e di estrarre testo dalle immagini in SharePoint e Exchange utilizzando il riconoscimento ottico dei caratteri (OCR).
  • Connetti: Aiuta gli utenti a connettersi, scoprire e riutilizzare i contenuti con la ricerca basata sull’intelligenza artificiale.
  • Firma elettronica: Uno dei tipi di transazioni di contenuti in più rapida crescita è la firma elettronica. È possibile inviare richieste di firma elettronica utilizzando Syntex, Adobe Acrobat Sign, DocuSign o qualsiasi altra soluzione partner di Microsoft per la firma elettronica.
  • Ricerca: Si basa su Microsoft Search per fornire modi potenti di interrogare, modellare e scoprire i contenuti e i dati incorporati nei file.
  • Annotazioni: Utilizzate annotazioni come inchiostro, note, riduzioni, timbri e commenti per qualsiasi contenuto senza modificare i file originali.
  • Elaboratore di regole di contenuto: Il processore di contenuti Syntex consente di creare semplici regole per attivare l’azione successiva in una sequenza di attività, come una transazione, un avviso o un flusso di lavoro.
  • Acceleratori e modelli: Microsoft fornisce una serie di acceleratori di applicazioni per i modelli e gli scenari più comuni delle organizzazioni.

Larry Cannell, analista senior director di Gartner, ha dichiarato che il rebranding di SharePoint Syntex come Microsoft Syntex indica che le nuove funzionalità avranno un ruolo più ampio nel portafoglio AI di Microsoft

Autore: Anirban Ghoshal – Senior Writer, InfoWorld – Immagine di apertura: Postmodern Studio/Shutterstock