Si intitola The Impact of Cloud Applications on the Role of IT ed è un recente studio realizzato da Better Cloud e da 451 Research con lo scopo di approfondire i vantaggi che l’adozione delle applicazioni in cloud porta i professionisti dell’IT, senza però tralasciare i possibili problemi derivanti da queste strategie. Il report è stato condotto intervistando un campione di 269 aziende attive in vari settori, con anche gli interventi di manager e dirigenti a rappresentanza delle aziende medie (500-1.000 dipendenti) e grandi (oltre mille dipendenti).

Dal rapporto risulta come il 64% delle aziende intervistate gestisca già i propri processi IT in cloud in modo parziale o totale e, tra i primi vantaggi di questo approccio per il 60% dei professionisti IT, spicca la riduzione del tempo necessario alla manutenzione e alla configurazione dei sistemi, backup compreso. Il cloud significa inoltre per quasi il 40% dei professionisti IT una spinta a sentirsi più coinvolti nelle strategie organizzative e operative della propria azienda.

Oltre a questi pregi e aspetti positivi, il report sottolinea però come il problema più urgente e sentito quando si parla di cloud sia la sicurezza (il 51% degli intervistati), seguito dalla qualità del servizio (30%) e dall’integrazione con i processi e i sistemi esistenti in azienda (27%). Nel complesso comunque si registra una percentuale di insoddisfazione estremamente bassa (solo l’8% afferma di non aver avuto benefici dal cloud), mentre il 22% ammette di non aver riscontrato particolari differenze nel proprio lavoro dopo l’adozione in azienda di applicazioni nel cloud.

Passando dai professionisti IT agli utenti di app cloud in azienda, questi hanno accolto in modo assolutamente positivo la possibilità di sincronizzare i dati su più dispositivi, il minor tempo passato a controllare continuamente le email e una miglior collaborazione con i colleghi. Office 365 infine soddisfa il 39% degli utenti (il 6% invece non è soddisfatto dalla suite di Microsoft), mentre le percentuali relative alle Google Apps sono rispettivamente del 44% e del 1%.