Nel cuore del dibattito europeo sulla sovranità digitale, Red Hat ha annunciato il Confirmed Sovereign Support, un nuovo modello di assistenza tecnica pensato per i 27 Stati membri dell’Unione Europea. L’obiettivo è offrire alle organizzazioni pubbliche e private un controllo verificabile sulle proprie operazioni IT all’interno dei confini europei, riducendo la dipendenza da infrastrutture e personale extra-UE.

Il Confirmed Sovereign Support è stato concepito per rispondere alla crescente domanda di sovranità operativa da parte delle imprese e delle istituzioni europee, offrendo assistenza tecnica gestita esclusivamente da personale dell’Unione Europea operante fisicamente all’interno dei suoi confini. Questo approccio consente di rispettare i requisiti di sicurezza giurisdizionale, continuità del servizio e conformità alle normative locali.

Oltre alla disponibilità continua 24/7, Red Hat garantisce che le operazioni di supporto siano interamente supervisionate da team tecnici localizzati nell’UE, in grado di intervenire senza dover passare attraverso strutture o data center situati al di fuori del continente. È una scelta che non solo migliora la resilienza operativa, ma che riduce il rischio di esposizione a giurisdizioni esterne e alle loro normative potenzialmente conflittuali con il quadro regolatorio europeo.

Dalla trasparenza alla sicurezza: il valore dell’open source

L’approccio di Red Hat si distingue nettamente da quello dei grandi fornitori di software proprietario. La società ribadisce che l’open source è l’unica via credibile verso una sovranità digitale autentica, poiché consente piena trasparenza del codice, verificabilità dei processi e indipendenza tecnologica.

In un periodo in cui la fiducia è diventata una valuta essenziale nel settore digitale, l’apertura diventa garanzia di controllo. Gli organismi di regolamentazione e le aziende europee possono verificare come funzionano le soluzioni Red Hat, ispezionare il codice e assicurarsi che l’infrastruttura rispetti standard di sicurezza e privacy imposti dalle normative europee, come il GDPR e il futuro EU Cyber Resilience Act.

Chris Wright, CTO e Senior Vice President Global Engineering di Red Hat, ha sintetizzato così il concetto: “Sovranità digitale significa mantenere il controllo sul proprio destino tecnologico, dal software ai dati fino alle operazioni. Per farlo, serve una base aperta, trasparente e verificabile, sostenuta da un modello operativo locale”.

Red Hat cloud sovrani

Un ecosistema europeo in espansione

Red Hat non opera in isolamento. Il nuovo programma è infatti sostenuto da una rete di oltre 500 partner cloud europei, molti dei quali già impegnati nello sviluppo di cloud sovrani conformi alle politiche comunitarie. Questo ecosistema, in costante espansione, consente alle organizzazioni di scegliere soluzioni locali senza rinunciare a flessibilità e innovazione.

L’iniziativa si inserisce così in una più ampia strategia di autonomia tecnologica europea, che punta a ridurre la dipendenza dagli hyperscaler internazionali e a stimolare la crescita di un mercato cloud competitivo e sostenibile all’interno dell’Unione. La presenza di un supporto tecnico interamente europeo, unita alla potenza del modello open hybrid cloud di Red Hat, rafforza ulteriormente questa direzione, garantendo ai clienti una base solida per costruire infrastrutture indipendenti e interoperabili.

Un nuovo standard per il supporto enterprise

Il Confirmed Sovereign Support non si limita a offrire assistenza, ma stabilisce un nuovo punto di riferimento per la gestione delle infrastrutture IT critiche in ambito pubblico e privato. Le organizzazioni europee potranno contare su un servizio radicato nel territorio, gestito da esperti qualificati dell’UE e conforme ai più rigorosi requisiti di sicurezza, trasparenza e localizzazione dei dati.

Per Red Hat questa è anche una dimostrazione tangibile di impegno verso il mercato europeo. Come ha spiegato Hans Roth, Senior Vice President & General Manager EMEA dell’azienda, “le organizzazioni europee vogliono controllo e fiducia nella propria infrastruttura e questo controllo deve partire dalle persone che la supportano. Con il Confirmed Sovereign Support, Red Hat offre esattamente questo: un’assistenza gestita da cittadini dell’UE, per organizzazioni dell’UE”.

Il nuovo servizio è inoltre pensato per integrarsi pienamente con i portafogli cloud ibrido e AI di Red Hat, consentendo alle organizzazioni di distribuire, gestire e mantenere risorse IT su qualsiasi ambiente, pubblico o privato, in conformità con i principi di sovranità digitale. In prospettiva, questa architettura potrebbe diventare la base operativa per la nuova generazione di cloud sovrani europei, in grado di supportare applicazioni di intelligenza artificiale e automazione avanzata senza compromettere sicurezza o indipendenza tecnologica.