Oracle e Red Bull Racing, un binomio vincente. Al punto di consentire alla scuderia austriaca di arrivare al primo posto in 17 gare di Formula 1 nello scorso campionato mondiale. “Un record – ha sottolineatoZoe Chilton, Head of Strategic Partnerships di Oracle Red Bull Racing –. Infatti, se si guarda alla storia di qualsiasi squadra, anche alla nostra, all’interno della stessa stagione di solito ci sono molti alti e bassi. Invece, il 2022 per noi è stato straordinario. Sicuramente siamo stati fortunati, ma ritengo anche che Oracle abbia avuto un impatto diretto sulle nostre prestazioni e, spesso, in modo determinante”.

Una scelta basata su AI e ML

La partnership tra Oracle è Red Bull Racing è iniziata nel 2021. L’obiettivo della scuderia era di trovare un valido fornitore di soluzioni di artificial intelligence (AI) e machine learning (ML) sia per ottimizzare i processi di sviluppo delle monoposto sia per poter avere risultati più affidabili dalle simulazioni e in tempi più rapidi. “Abbiamo esaminato il settore del cloud e i fornitori di AI e ML per molto tempo, afferma Chilton. Abbiamo avuto numerosi approcci con diversi provider ma ciò che ci ha colpito in Oracle è che l’azienda è venuta da noi dicendo: non cercheremo di vendervi prodotti, ascolteremo i vostri problemi e vi diremo come possiamo risolverli. Credo che sia stato un ottimo modo di presentarsi. Era molto più incentrato sul cliente e orientato alle soluzioni rispetto a quanto fatto da altri”.

Non è però stato solo il modo di presentarsi che ha convinto Red Bull Racing a puntare su Oracle, ma un preciso processo di benchmarking.

Prima di tutto i fan

Oracle e Red Bull Racing hanno così iniziato a lavorare in modo congiunto stabilendo diversi obiettivi, alcuni da raggiungere nel breve termine altri invece in tempi più lunghi. Però, al contrario di quanto forse potrebbero pensare i più, il punto di partenza della collaborazione non sono state le soluzioni per migliorare le auto o vincere le gare, bensì una piattaforma online per i tifosi, il Red Bull Racing Paddock. “Siamo supportati da una fanbase globale di grandi appassionati, ha precisato Zoe Chilton. Vogliamo avere la possibilità di ricompensare queste persone e anche di ricevere un feedback costruttivo da loro in modo da sapere cosa apprezzano e anche come potremmo servirli con contenuti migliori e un maggior valore da parte della squadra”.

Così, nel 2021, sfruttando le opportunità offerte dalla soluzione Oracle CrowdTwist Loyalty and Engagement, ha preso vita un portale dove i fan della scuderia possono trovare contenuti esclusivi e dove sono coinvolti in un percorso digitale che li porta all’interno del modo Red Bull Racing e che li premia con contenuti dietro le quinte e altri contenuti emozionanti e divertenti. In un anno il traffico al portale è cresciuto del 500% e attualmente ci sono 250.000 utenti registrati.

Dal portale alle gare

Dal 2022 Oracle ha iniziato a collaborare attivamente anche sul versante delle gare. E i risultati ottenuti dalla scuderia dimostrano quanto il supporto fornito sia stato determinante. “In Formula 1, uno dei principali fattori di differenziazione in pista è la strategia di gara scelta. La nostra sala operativa esegue simulazioni di strategia durante il weekend del Gran Premio, acquisisce i dati in tempo reale dalla pista, li analizza e li elabora con un algoritmo molto complesso scritto in casa, per ottenere, si spera, indicazioni per portare le nostre due auto alla fine della gara nel tempo più veloce. Queste informazioni sono comunicate al nostro team in pista, che decide quali pneumatici utilizzare per iniziare la gara, in quale giro effettuare il pit stop e quali pneumatici montare”.

Il venerdì e il sabato, quando si svolgono le sessioni di prove, i tecnici acquisiscono molteplici dati in pista, la maggior parte dei quali è disponibile pubblicamente durante le telecronache televisive. “Osserviamo, per esempio, i tempi di settore, i tempi sul giro e quanti giri riusciamo a raggiungere un ritmo ottimale con ogni tipo di pneumatico, ha aggiunto. Poi eseguiamo l’analisi Monte Carlo, che noi impieghiamo per esaminare tutte le variabili conosciute e tutti i dati raccolti ottenendo milioni di simulazioni per i possibili esiti della gara. Valutiamo cosa succede se usiamo una certa configurazione di partenza, se facciamo pit stop a un determinato giro e se montiamo certi tipi di pneumatici. Analizzano numerose versioni di queste combinazioni, così da riuscire a individuare come portare ogni auto alla fine della gara nel modo più veloce consentito. Per eseguire questa procedura che è molto complessa sono necessarie risorse di calcolo altamente affidabili e con elevate prestazioni”.

In tal senso, Red Bull Racing sfrutta le potenzialità di Oracle Cloud Infrastructure. “In precedenza usavamo una soluzione on premise: funzionava molto bene e l’abbiamo utilizzata per diversi anni, ma ora l’abbiamo destinata ad altri impieghi. Il vantaggio di usare un’infrastruttura cloud è che si può fare affidamento su tutta la potenza di calcolo necessaria per alcune ore ogni fine settimana di gara, senza dover investire grandi somme nell’acquisto di hardware e della sua manutenzione. In più, poter accedere a un’infrastruttura tanto potente ci ha permesso di aumentare il numero di simulazioni di circa il 25% durante il weekend di gara”.

Quando non basta avere un piano A e un piano B

La scuderia tendenzialmente comincia ogni gara avendo approntato un piano A e un piano B per ogni pilota, in funzione dei dati disponibili fino all’inizio della gara stessa. Tuttavia, durante il Gran Premio possono intervenire fattori esterni in grado di influenzare tali strategie, come un incidente, una safety car o una virtual safety car. In questi casi, può essere necessario ripetere molto velocemente alcune simulazioni per adattarle ai nuovi cambiamenti. “Per noi è incredibilmente prezioso disporre in tempo reale di una potenza di calcolo adeguata a eseguire molto rapidamente queste simulazioni. Dalla metà dello scorso anno si sarà sicuramente visto quanto la decisione sulla strategia possa essere determinante per l’esito della gara. Può essere l’elemento che ti aiuta a capire se è possibile un undercut o un overcut: sono questi gli aspetti che informano le decisioni. Nel campionato scorso abbiamo avuto molti esempi di come la scelta della strategia giusta possa fare la differenza tra finire sul gradino più alto del podio e arrivare secondi o terzi. E questo è il risultato del viaggio che abbiamo intrapreso con Oracle”. 
L’obiettivo di Red Bull Racing è di avere una strategia totalmente data-driven per ogni corsa. Ciò significa avere un team di strategia che prende il 99% delle decisioni a fronte delle indicazioni ottenute dalle simulazioni. E questo indica chiaramente l’importanza che riveste il ruolo di Oracle e della sua Cloud Infrastructure per la scuderia austriaca.

Tuttavia, rimane ancora un 1% di decisioni da prendere: sono quei casi in cui i dati non sono decisivi perché una situazione può cambiare e avere più esiti, come per esempio l’evoluzione del tempo. “In tali casi è l’esperienza degli ingegneri di gara a fare la differenza. E noi, per fortuna, abbiamo un team di ingegneri molto esperti, che sa prendere la decisione giusta”.

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