Oracle ha dichiarato di voler investire 1,5 miliardi di dollari in Arabia Saudita per rafforzare la sua capacità di cloud computing in Medio Oriente. L’investimento previsto, che fa parte del memorandum d’intesa di Oracle con il Ministero delle Comunicazioni e della Tecnologia dell’Informazione dell’Arabia Saudita, vedrà il fornitore di servizi cloud pubblici espandere la propria regione cloud esistente a Gedda e aprirne una nuova a Riyadh.

Oltre alla regione di Riyadh, Oracle collaborerà con il ministero per creare un modello commerciale e operativo per un’altra regione cloud in Arabia Saudita che sia conforme ai requisiti del governo saudita e alle normative locali sulla residenza dei dati. L’azienda prevede inoltre di creare una regione cloud separata nella futuristica città di Neom, in fase di progettazione nell’ambito del programma Saudi Vision 2030 creato per ridurre la dipendenza dell’Arabia Saudita dal petrolio e diversificare la sua economia.

Oracle aveva annunciato per la prima volta l’intenzione di aprire 14 nuove regioni cloud, tra cui quella dell’Arabia Saudita, nell’ottobre del 2021. Le altre regioni del Medio Oriente annunciate in quel periodo comprendevano una nuova regione a Gerusalemme e una seconda regione ad Abu Dhabi. Con l’aggiunta della regione di Riyadh, Oracle ha dichiarato che l’azienda avrà sei regioni cloud in Medio Oriente.

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Gli operatori cloud puntano sul Medio Oriente

Anche i rivali di Oracle, come Amazon Web Services, Microsoft e Google Cloud, hanno puntato sul Medio Oriente, espandendo rapidamente la loro impronta cloud nella regione. Nell’agosto dello scorso anno, AWS ha aperto la sua nuova regione cloud negli Emirati Arabi Uniti composta da tre zone di disponibilità, che si è aggiunta alla regione cloud esistente dell’azienda in Bahrain composta da tre zone di disponibilità e una regione locale.

AWS ha in programma di aggiungere una nuova regione anche in Israele, mentre Microsoft (anch’essa in procinto di lanciare una nuova regione cloud in Israele), ha reso operativa la sua regione cloud in Qatar nell’agosto dello scorso anno, dopo aver aperto le regioni di Abu Dhabi e Dubai nel 2019. Allo stesso modo Google Cloud, che già gestisce una regione con tre zone a Tel Aviv, ha annunciato l’intenzione di lanciare due regioni con tre zone ciascuna a Dammam (Arabia Saudita) e Doha (Qatar).