Oracle ha annunciato l’apertura della sua prima cloud region italiana a Milano. Si tratta della 36esima region a livello mondiale e della settima in Europa (l’ottava è Stoccolma, annunciata insieme a Milano), in un percorso di espansione che prevede di arrivare entro 12 mesi almeno a 44 region, di cui altre due nuove in Europa.

La scelta di Milano, spiega un comunicato Oracle, è dovuta alla localizzazione strategica nel cuore industriale ed economico del paese: oltre la metà dell’attività economica e industriale italiana avviene in Lombardia, regione che produce quasi un quarto del PIL italiano e ospita alcune delle più grandi realtà della pubblica amministrazione e di settori tra i più importanti per il Paese – bancario, moda, design – nonché uno dei più ampi ecosistemi di start-up.

Un availability domain e tre fault domain

Oracle non ha precisato quanti data center comprenda la region di Milano, né dove siano dislocati: una prassi diffusa tra i cloud provider per ragioni di privacy e sicurezza. Quel che si sa è che la region comprende un “availability domain” e tre “fault domain”. Nella terminologia Oracle, l’availability domain è un insieme di uno o più data center totalmente indipendente, e al suo interno i fault domain sono insiemi di hardware e infrastrutture distinti anche in termini di alimentazione, in modo che un eventuale guasto hardware, o un fermo per manutenzione, o una mancanza di corrente in un fault domain non abbia ripercussioni sugli altri due.

Oracle ha inoltre spiegato che nel quadro dell’impegno ad alimentare tutte le region Oracle Cloud del mondo con energia al 100% rinnovabile entro il 2025, diverse region, tra cui quella di Milano, sono già alimentate in questo modo.

“È importante offrire alle organizzazioni italiane accesso a infrastrutture cloud localizzate nel paese per gestire le loro applicazioni e dati più critici. In questo periodo stiamo assistendo a una crescita significativa del nostro business cloud, che riflette il desiderio dei nostri clienti di digitalizzare rapidamente la loro operatività per servire al meglio i loro clienti”, ha commentato Alessandro Ippolito, Vice President e Country General Manager di Oracle Italia.

“Inoltre la region di Milano potrà supportare anche le iniziative del PNRR, che mira a promuovere il rilancio economico dell’Italia facendo leva sulla modernizzazione digitale. Avere una Cloud Region su suolo italiano faciliterà l’adozione dei servizi Oracle Cloud da parte degli enti governativi e dalle aziende che operano nei settori più strettamente regolamentati”.

I quattro benefici citati da clienti e partner italiani

I servizi Oracle Cloud, tra cui Oracle Autonomous Database, Oracle Container Engine for Kubernetes e Oracle Cloud VMware, sono già disponibili da Milano per i clienti che vogliono sfruttare la Cloud Region localizzata in Italia. Questo, sottolinea Oracle, può aiutare le realtà dei settori più regolamentati, come il bancario o il pubblico, a rispettare le richieste normative.

Questo è uno dei benefici più citati dai molti clienti e partner italiani di Oracle, che hanno commentato in questi giorni l’apertura della region. Altri sono la bassa latenza – importante per molti tipi di applicazioni e addirittura indispensabile per alcune, consentita dalla minor distanza fisica tra data center e utente finale – e il felice tempismo di questa apertura rispetto alla corsa delle aziende alla digitalizzazione che tutti auspicano grazie alla disponibilità dei fondi collegati al PNRR. Un quarto beneficio spesso citato è il miglior supporto che la region permette degli ambienti multicloud delle aziende, anche grazie all’accordo strategico tra Oracle Cloud Infrastructure e Microsoft Azure che permette ai clienti comuni di operare carichi di lavoro in entrambi i cloud.

Tra i clienti riportiamo a titolo di esempio i commenti di ATM, Banca Mediolanum, Sisal, Inail e Unicoop Firenze.

“Il progetto del nuovo sistema di bigliettazione elettronica in Lombardia, coordinato dal consorzio SBE, utilizzerà la Cloud Region italiana di Oracle per attivare il Centro Servizi Regionali con l’obiettivo di garantire l’interoperabilità dei sistemi di bigliettazione elettronica per la rete dei trasporti della città metropolitana di Milano e quelli regionali della Lombardia. Il nuovo sistema permetterà di viaggiare con un unico titolo di viaggio interoperabile sugli operatori di trasporto lombardi, dalla Metropolitana di Milano ai traghetti sui laghi lombardi”, ha detto Roberto Andreoli, CIO di ATM.

“Banca Mediolanum da tempo si avvale delle soluzioni e dei servizi Oracle sulla gestione dei dati mission-critical. La strategia Oracle di espansione del cloud pubblico che ha portato all’apertura della Cloud Region italiana offre nuovi scenari di opportunità per una realtà come la nostra che opera in un mercato altamente regolamentato”, dichiara Alessio Pomasan, CIO di Banca Mediolanum.

Mario Martinelli, CIO di Sisal, azienda del settore gaming con una rete di oltre 50.000 punti sul territorio, ha detto: “Sisal è un’azienda intrinsecamente data-driven, e Oracle è sempre stata alla base della nostra gestione dei dati. Ora con la nuova Cloud Region di Milano potremo valutare nuove opportunità di migrazione dei carichi di lavoro verso il cloud che per gli aspetti di latenza e interconnessione non avevamo ancora considerato”.

Anna Sappa, CTO di Inail, ha commentato: “In INAIL avevamo già scelto di costruire la “nostra nuvola” nei datacenter di Roma, anche grazie alle soluzioni Exadata Cloud at Customer di Oracle, su cui stiamo completando il consolidamento dei dati dell’Istituto. Ora – anche grazie all’impulso dato dal PNRR – siamo pronti per completare il nostro percorso verso il cloud, rispettando le indicazioni governative sui diversi livelli di criticità e residenza dei dati. Per questo l’apertura di una Cloud Region italiana di Oracle, con i livelli di sicurezza e performance che abbiamo imparato ad apprezzare, e in più un miglioramento sulle latenze e sulla disaster protection, unitamente al principio della sovranità del dato – è di sicuro interesse per Inail”.

Filippo Cecchi, IT Intrastructure and Services Lead, Unicoop Firenze, ha detto: “Unicoop Firenze ha da sempre utilizzato i sistemi e la tecnologia Oracle per data management e analytics. Da qualche tempo abbiamo iniziato a lavorare in cloud, in modalità ibrida, su OCI (Oracle Cloud Infrastructure, IaaS e PaaS): per questo l’apertura di una Cloud Region locale di Oracle sarà fondamentale per continuare nel nostro processo di migrazione in Cloud dei nostri carichi di lavoro”.

Tra i partner citiamo invece sempre a titolo di esempio le dichiarazioni di Engineering, Noovle e Reply.

Fabio Momola, CEO Engineering D.HUB & COO Gruppo Engineering, ha dichiarato: “La Cloud Transition è agente principale per la grande rivoluzione digitale in atto nel Paese; l’apertura di una Cloud Region da parte di Oracle in Italia porterà un vantaggio a tutto il Paese e rappresenta una straordinaria opportunità sia per rafforzare ulteriormente la nostra collaborazione, sia per stimolare i nostri clienti verso l’adozione delle tecnologie più innovative”.

Carlo d’Asaro Biondo, CEO di Noovle, ha commentato: “Noovle vede in Oracle un partner rilevante per le soluzioni MultiCloud. L’apertura della Region Italiana conferma la importanza che Oracle dà al nostro paese. La collaborazione fra Noovle e Oracle beneficerà di questa apertura, al fine di promuovere insieme flessibilità, apertura e portabilità dei dati proponendo gli environment MultiCloud più adatti a ciascun cliente e situazione”.

Stefano Vaglietti, Partner di Technology Reply, ha dichiarato: “La nuova Oracle Cloud Region italiana consentirà il superamento del vincolo territoriale di residenza del dato, elemento che fino ad oggi ha maggiormente limitato la migrazione al cloud pubblico. Ci aspettiamo una forte accelerazione nella voglia di innovare dei nostri clienti, che siamo pronti ad affiancare garantendo i rigorosi requisiti di sicurezza, privacy e affidabilità”.