Potrebbe sorprendere sapere che i cloud pubblici dei Big Three – AWS, Google Could Platform e Microsoft Azure – hanno cominciato a fornire funzionalità di edge computing. È sorprendente perché l’espressione edge computing implica un mini datacenter, tipicamente connesso a dispositivi IoT e distribuito ai margini di una rete aziendale da usare in alternativa al cloud.

I cloud dei Big Three hanno un controllo molto parziale su caratteristiche chiave come posizione, rete e infrastruttura. Possono davvero fornire capacità di edge computing? La risposta è sì, sebbene i fornitori di cloud pubblico stiano sviluppando i propri servizi di edge computing tramite partnership strategiche e con alcune limitazioni nella fase iniziale.

Le offerte di edge computing basate su cloud sono un chiaro segno che i confini tra cloud pubblico, cloud privato ed edge computing si stanno sfumando. L’obiettivo unificante è fornire alle aziende e agli architetti delle infrastrutture una gamma di scelte in base al tipo di carico di lavoro e ai requisiti in termini di prestazioni, affidabilità, normative e sicurezza.

Sfortunatamente, un eccesso di nuove opzioni significa sempre un eccesso di hype, quindi dovremo fare un po’ di demistificazione mentre selezioniamo le tre grandi offerte cloud per l’edge computing. Prima di entrare nei dettagli, tuttavia, iniziamo con una rapida introduzione su alcune considerazioni chiave sull’architettura.

Comprensione dei requisiti e delle architetture di edge computing

Innanzitutto, i team IT devono comprendere i requisiti dell’edge computing. Il collegamento di una rete dispersa a livello globale di sensori economici che generano pochi terabyte di dati al giorno ha requisiti di elaborazione diversi rispetto alla manutenzione di una dozzina di stabilimenti con una serie di sensori video che elaborano petabyte di dati in tempo reale. L’architettura deve affrontare l’elaborazione e l’analisi dei dati e i flussi di lavoro specifici necessari.

Inoltre, altrettanto importanti sono i requisiti normativi, di sicurezza e di protezione. I dispositivi medici distribuiti negli ospedali o i controller per veicoli autonomi acquisiscono ed elaborano informazioni estremamente critiche per la vita delle persone. Le richieste di affidabilità e di prestazioni dovrebbero dettare i requisiti per quanto riguarda posizione, rete, sicurezza e infrastruttura.

La comprensione di questi requisiti aiuta chi progetta i sistemi a determinare dove collocare fisicamente l’infrastruttura di edge computing, quali tipi di infrastruttura sono richiesti, i requisiti minimi di connettività e altre considerazioni di progettazione.

Il vero vantaggio offerto dall’edge computing del cloud pubblico, però, è la capacità di estendere l’architettura e i servizi cloud sottostanti, in particolare per i clienti che hanno già fortemente investito in un cloud pubblico o in un altro. Siamo sicuri che architetti e sviluppatori desiderano sfruttare i servizi AWS, Azure o Google Cloud distribuiti sull’edge? Questo è ciò su cui scommettono i cloud pubblici, mentre esplorano applicazioni mobile abilitate per il 5G che richiedono dati a bassa latenza ed elaborazioni di machine learning negli endpoint delle telecomunicazioni.

Con queste domande in mente, ecco una panoramica di ciò che offrono i tre principali cloud pubblici.

Le Azure Edge Zones con Azure Stack

Azure scommette che architetti e sviluppatori vogliano concentrarsi sull’applicazione e meno sull’infrastruttura. Azure ha tre opzioni che abilitano un edge ibrido, in cui gli architetti della rete possono sfruttare i network 5G e distribuire in modo ottimale elaborazione dati, modelli di machine learning, applicazioni di streaming e altre applicazioni che fanno un uso intensivo di dati in tempo reale.

  • Le Azure Edge Zones sono distribuzioni gestite dello stack di Azure che possono essere acquistate tramite Microsoft e sono attualmente disponibili solo in alcune availability zone negli Stati Uniti al momento.
  • Sempre negli USA, Microsoft ha collaborato con AT&T per offrire Azure End Zones con l’operatore telefonico in diverse località. Questa opzione è la migliore per le applicazioni mobile abilitate per 5G che richiedono l’elaborazione dei dati a bassa latenza o capacità di machine learning.
  • Infine, le aziende possono anche distribuire una Azure Edge Zone privata. Microsoft ha collaborato con diversi fornitori di data center che abilitano questa funzionalità.

Queste opzioni forniscono scelte di posizione e flessibilità di rete, mentre Azure Stack Edge porta l’elaborazione e i servizi di Azure all’Edge, sotto forma di un’appliance 1U, due Intel Xeon 10 core e 128 GB di RAM che può essere configurata con contenitori o VM e gestita come cluster di container Kubernetes. Questo modello è ottimizzato per il machine learning e le applicazioni IoT.

Microsoft offre anche Azure Stack HCI, un’infrastruttura iperconvergente per la modernizzazione dei data center e Azure Stack Hub per la distribuzione di applicazioni cloud native.

Come altri servizi cloud, Microsoft vende Azure Stack Edge in abbonamento, con costi calcolati in base all’utilizzo. Microsoft gestisce il dispositivo e offre una disponibilità del livello di servizio del 99,9%.

AWS nell’Edge: dai dispositivi 5G all’analytics su vasta scala

L’Amazon Web Service ha un set di offerte simile per distribuire servizi AWS a data center edge e reti di telecomunicazioni.

  • AWS sta iniziando a supportare i data center edge con le AWS Local Zones (Zone Locali AWS), disponibili anche in Italia.
  • AWS Wavelength è progettato per applicazioni a bassa latenza in esecuzione su dispositivi 5G, inclusi veicoli connessi, applicazioni AR/VR, fabbriche intelligenti e giochi in real-time.
  • AWS collabora con Verizon per fornire AWS Wavelength, attualmente disponibile a in alcune città di Stati Uniti, Giappone, Corea e a Londra con Vodafone.
AWS Snowcone è l’appliance Edge più piccola, ed è resistente alle intemperie per operare in ambienti remoti.

AWS Snowcone è l’appliance Edge più piccola, ed è resistente alle intemperie per operare in ambienti remoti.

AWS offre due tipi di infrastruttura Edge, a partire dalla linea di appliance AWS Snow. AWS Snowcone è l’appliance più piccola con due vCPU e 4 GB utilizzata principalmente per l’archiviazione e il trasferimento dei dati edge. Le applicazioni di elaborazione dati e machine learning ad alta intensità di memoria distribuite all’edge richiedono probabilmente AWS Snowball Edge, che viene fornito in modelli ottimizzati per lo storage e il calcolo con un massimo di 52 vCPU e 208 GB di memoria. Per le applicazioni su larga scala, gli AWS Outpost sono rack da 42 unità distribuiti nei data center per l’esecuzione di diversi tipi di istanze EC2, container (Amazon ECS), Kubernetes (Amazon EKS), database (Amazon RDS), analisi dei dati (Amazon EMR) e altri AWS Servizi.

Google recupera (in parte) il ritardo sull’Edge

Gli annunci più recenti di Google includono Anthos at the Edge, collaborazioni con AT&T sulla connettività 5G e Google Mobile Edge Cloud. L’offerta fa parte di Anthos, una piattaforma di modernizzazione delle applicazioni ibrida e multi-cloud che consente alle aziende di distribuire applicazioni in modalità ibrida su Google Cloud Platform e nel data center.

Anthos è il requisito tecnologico che ha portato lo scorso ottobre all’annuncio di due soluzioni: Google Distributed Cloud Edge e Google Distributed Cloud Hosted, la prima pensata per offrire a telco e service provider punti di presenza distribuiti nella rete di Google, la seconda per permettere di portare on-premises la tecnologia Google Cloud, anche in modalità totalmente disconnessa da Internet e dalla rete Google, a totale garanzia della sovranità dei dati.

I fornitori di cloud pubblico riconoscono che la prossima ondata di innovazione proviene dall’intersezione di IoT, 5G e analisi di machine learning implementate a livello periferico. Non permetteranno alle aziende di infrastruttura e data center come Dell, HPE o Lenovo di dominare questo nuovo mercato senza combattere, quindi la loro risposta è portare le loro piattaforme cloud, container, orchestrazione e servizi ai data center distribuiti nell’Edge e agli endpoint delle telecomunicazioni. E non lo fanno da soli: i cloud pubblici stanno collaborando con le telco, i fornitori di infrastrutture e i principali fornitori di servizi per abilitare le loro offerte.

Ma questa è solo l’alba dell’era delle soluzioni di Edge Computing nel cloud pubblico. Il fatto che i tre grandi cloud stiano prendendo sul serio l’Edge Computing serve solo a sottolineare la portata delle promesse in questo campo. Sia che le aziende scelgano soluzioni edge per il cloud pubblico, sia che scelgano di costruire la propria infrastruttura, rete e piattaforme di elaborazione, poche vorranno essere lasciate fuori dalla crescente ondata di innovazione edge.