Migrare verso un servizio cloud computing in generale porta indubbi benefici a livello di tempo, risparmio e minori preoccupazioni gestionali, ma non bisogna sottovalutare i rischi di un simile processo e conoscere in anticipo alcuni fattori può aiutare a prevenire eventuali problemi in futuro, in particolare per quanto riguarda il cloud storage. La lista seguente, seppur non completa, passa in rassegna a quelli che sono comunque gli aspetti principali di cui tenere conto quando si deve passare per la prima volta a un modello di storage nella nuvola.

1 Selezionare il fornitore di cloud storage

I servizi di cloud storage non sono identici tra loro. Bisogna quindi scegliere un fornitore (e relativo servizio) in grado di venire incontro alle proprie esigenze. Prima di effettuare la scelta finale quindi, rispondete a queste domande.

  • Di che livello di ridondanza avete bisogno? Alcuni servizi offrono una ridondanza multi-site, alcuni solo single-site (mirroring), mentre altri fornitori non mettono a disposizione alcun tipo di ridondanza.
  • È supportato il failover automatico nel caso di guasti di grave rilevanza?
  • Il fornitore del servizio offre una funzione di versioning o conserva solo la versione corrente di un file? C’è un periodo di retention per i file cancellati? Se il versioning è supportato, quanto è flessibile la policy di retention?
  • Il fornitore esegue un backup dei dati? In caso affermativo, di che ciclo di backup si tratta e com’è strutturata la policy di retention? In caso di emergenza quante tempo ci vorrà per recuperare i dati? Ricordiamo infatti che anche i fornitori di servizi di cloud storage possono dover affrontare guasti e problemi a livello hardware e software con una conseguente perdita di dati.
  • Il fornitore offre un console di gestione facile da utilizzare e gestire? Si tratta di una console web-based e vi si può accedere da qualunque luogo in caso di emergenza?
  • Il piano a pagamento scelto è ideale per il vostro modello di business? Alcuni fornitori ad esempio fanno pagare per ogni accesso ai file (lettura, scrittura); cifre che vanno ad aggiungersi a quelle per ogni GB caricato. Se dovete spostare sul cloud grandi blocchi di dati, questi costi di accesso saranno bassi. Se però utilizzate il cloud storage per la consultazione costante di database o per aggiornamenti continui, le cifre richieste iniziano a farsi considerevoli.

cloud storage

2 Cloud Storage: pubblico, ibrido o privato?

Pensate prima al modello di fornitura che meglio si adatta al vostro business. I modelli pubblico, privato, ibrido o cooperativo hanno i loro pregi e i loro difetti che vanno soppesati con attenzione.

3 Mantenere anche un backup locale

Fate un backup in locale dei vostri dati. La sicurezza non è mai troppa, soprattutto se gestite operazioni critiche.

Lo storage in locale offre un accesso immediato ai dati nel caso ci fossero dei problemi di rete o di accesso al cloud. Se questa possibilità può rappresentare per voi un fattore rilevante, considerate seriamente di salvare i vostri dati anche localmente.

4 Attenzione alle clausole

Leggete con attenzione tutte le clausole del contratto che stipulate con un fornitore di cloud storage. Che responsabilità ha ad esempio il fornitore in caso di perdita dei dati? Cosa succede se nasce una disputa sui pagamenti? In casi come questi i vostri dati possono essere tenuti “in ostaggio” o, peggio ancora, cancellati?

5 Procedete per gradi

Fate pochi passi alla volta. Se infatti è vero che il cloud storage può risolvere molti problemi, è altrettanto vero che può crearne di nuovi. Ci sarà una curva di apprendimento più o meno ripida da affrontare per voi e il vostro staff. Non prendete decisioni affrettate se, almeno inizialmente, le cose non dovessero andare come previsto.