Integrazione e apertura verso le terze parti. Si riassume così il senso delle novità di prodotto annunciate a Monaco dalla tedesca Nfon, provider paneuropeo di servizi in cloud. Fondata 12 anni fa, l’azienda vanta oltre 400mila postazioni in più di 30mila aziende sparse in 15 Paesi europei.

Quotata dal 2018 alla Borsa di Francoforte nel listino delle società a maggiore crescita, la società nel 2019 ha acquisito Deutsche Telefon Standard. Primo passo di un percorso di crescita che si articolerà su linee esterne e interne e che hanno portato a una crescita dei ricavi del 28% (23,6 milioni di euro) nei primi sei mesi del 2019, con una crescita delle installazioni del 42% e ricavi ricorrenti che valgono l’85% del fatturato in crescita del 36%.

Hans Szymanski, ceo e cfo Nfon.

Hans Szymanski, ceo e cfo Nfon.

Forte di questi dati, Hans Szymanski, ceo e cfo Nfon, ha spiegato la strategia della società che si articola su cinque pillar. “Intendiamo aumentare gli sforzi per aumentare la penetrazione presso i clienti già esistenti e acquisirne di nuovi; presentare nuove feature per attrarre nuovi clienti, fare crescere l’Arpu e fornire valore aggiunto ai prodotti core; sviluppare Api per l’accesso alle soluzioni delle terze parti, espanderci sul continente europeo e consolidare un mercato europeo altamente frammentato, sfruttando le opportunità di acquisire ulteriori quote di mercato”.

La leadership sul mercato europeo

Dominare il mercato europeo della telefonia in cloud è l’obiettivo principale di Nfon, che per raggiungerlo  ha presentato Ncti Pro e Nvoice per Microsoft Teams. Assecondando le richieste dei clienti, che vanno verso una sempre maggiore integrazione delle soluzioni Nfon, ha integrato le sue soluzioni con Salesforce, Datev e Sap.

Markus Krammer, vice president products & new business.

Markus Krammer, vice president products & new business.

In questo modo le informazioni relative al chiamante sono visualizzate unitamente ai dati disponibili nelle applicazioni di produttività e il telefono può essere controllato via computer. Come ha spiegato Markus Krammer, vice president products & new business:Semplicità, usabilità e mobilità sono i driver del mercato che abbiamo voluto seguire con Ncti Pro, che unisce il meglio del cloud Pbx e delle Cti” con l’integrazione con Crm e Erp. App native per Ios & Android, business process integration con l’utilizzo di MetaDirectory, combinazione con Cloudya (la soluzione proprietaria Nfon) e una fatturazione mensile si uniscono a funzionalità Uc come video, chat e condivisione dello schermo e comunicazioni mobile via app in movimento o dall’ufficio”.

Ncti Pro, disponibile entro fine anno in Italia, è flessibile e scalabile, con una fatturazione per utente (4.80 euro) mensile.

Da Skype a Teams

Con Nvoice per Microsoft Teams, invece, Nfon fonde le due piattaforme in un’unica offerta che permette di ottenere efficienza dei costi e miglioramenti nella produttività e flessibilità con l’accesso al mondo Pstn e il collegamento con Cloudya e un numero unico utilizzabile da qualsiasi device. L’integrazione, con Team che permette ai partner di offrire altre soluzioni Nfon come Ncontactcenter, Nhospitality e Neorecording, ha un costo per utente e postazione pari a un euro. La crescita della società tedesca passa per i partner, la cui base è cresciuta del 25% e, oggi, vale circa 2.500 terze parti.

Marco Pasculli.

Marco Pasculli.

A questo trend ha contribuito anche la filiale italiana, guidata da Marco Pasculli, che entro fine anno dovrebbe raggiungere il target di una trentina di partner. Per ora sono venti con una leggera prevalenza di aziende Ict rispetto a quelle provenienti dal mondo della telefonia. “I primi – spiega Pasculli – sono più aperti alle nostre soluzioni.

Per loro si tratta semplicemente di fornire un servizio in più, mentre i secondi fanno più fatica a passare a contratti che prevedono un canone ricorrente”. Distribuiti soprattutto nel Centro Nord, con il Sud “in fermento”, anche se l’interesse è concentrato soprattutto nei capoluoghi di provincia, i partner si rivolgono a quello che inizialmente non era considerato il target principale, ovvero le medie e grandi aziende.

Pasculli ammette, infatti, che il ritardo culturale dei piccoli li ha messi di fronte a una realtà diversa che, contrariamente a quanto succede nel resto d’Europa, li ha portati a lavorare con le aziende di fascia più alta. “Anche nel mercato dell’hospitality ci troviamo a lavorare con 3-4 stelle animati da spirito imprenditoriale rispetto agli hotel a gestione famigliare”. Presente in più mercati verticali, Nfon Italia ha trovato un eccellente spazio di mercato nei contact center in cloud, “dove abbiamo prodotti coerenti con le aspettative” e il mondo Microsoft dell’Unified communication.

La rapida transizione da Skype for business al mondo Teams costituisce un vantaggio per la società tedesca, che anche a livello italiano, conta di cogliere buone opportunità di mercato con i nuovi prodotti presentati a Monaco. In un Paese dove, secondo gli analisti, il 95% delle imprese dispone ancora di un classico centralino telefonico, l’arrivo di Ncti Pro e Nvoice per Microsoft Teams amplia ulteriormente gli spazi di mercato, soprattutto verso le grandi e grandissime imprese “dove il risparmio in termini economici è ancora più evidente”.