Hewlett Packard Enterprise ha presentato HPE Right Mix Advisor, una proposta che aiuta le aziende a sviluppare con fiducia le strategie inerenti il cloud ibrido. Questa nuova soluzione indica quali workload e applicazioni possono essere spostati vantaggiosamente su cloud pubblici e quali invece debbano essere mantenuti su cloud privati, consigliando quindi come effettuare le migrazioni per ottenere il giusto mix di cloud ibridi in base alle esigenze specifiche di ciascuna azienda.

Molte realtà trovano particolarmente difficile riuscire a identificare questo giusto mix a causa della complessità dei rispettivi ambienti e della velocità dei cambiamenti che avvengono a livello di tecnologia e di business. “I responsabili IT ci hanno fatto notare come una delle loro principali difficoltà sia oggi quella di identificare il giusto abbinamento per ciascun workload”, ha dichiarato Jed Scaramella di IDC. “Gli approcci del passato che si basavano su best practice e analisi manuali sono oggi troppo onerosi in termini di denaro e di tempo”.

HPE Right Mix Advisor nasce dall’esperienza accumulata in oltre mille progetti condotti su cloud ibridi, dalle best practice di Cloud Technology Partners e RedPixie, e dalle funzionalità di discovery automatizzato di iQuate. Milioni di dati vengono rapidamente acquisiti dall’ambiente IT del cliente, da CMDB come ServiceNow e da fonti esterne come i modelli di pricing dei fornitori di cloud. In un recente progetto, ad esempio, sono stati esaminati nove milioni di indirizzi IP distribuiti all’interno di sei data center.

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Il risultato è una raccomandazione data-driven che indica la strategia ottimale per il posizionamento dei workload, un piano graduale per raggiungerla e le competenze che occorrono per farlo. Creare la giusta strategia per il cloud ibrido può aiutare le aziende a:

  • Ridurre il tempo di migrazione da mesi a settimane
  • Ridurre il rischio di eseguire le migrazioni in modo carente
  • Controllare i costi delle migrazioni e prevedere correttamente i costi operativi successivi
  • Evitare sovraccosti e ‘sorprese’ a migrazione completata
  • Investire con fiducia basando le decisioni sui dati

In un caso tipico HPE fornisce un piano concreto d’azione nell’arco di qualche settimana, quando in precedenza le aziende avrebbero dovuto impegnarsi per mesi seguendo processi manuali. HPE ha verificato come la migrazione dei workload giusti verso il mix di cloud ibridi giusto porti tipicamente a una riduzione del TCO pari al 40%. Gli esperti HPE Pointnext scoprono spesso che oltre metà delle applicazioni può essere spostata verso un modello cloud, mentre il resto può essere reso maggiormente cloud-like per mezzo di automazione intelligente e modelli as-a-service.

HPE Right Mix Advisor introduce infine velocità e precisione nella definizione del giusto abbinamento per ogni applicazione e traccia la base di riferimento sulla quale le aziende possono continuamente ottimizzare il mix più adatto a seconda del cambiamento delle esigenze.