Le infrastrutture aziendali vivono oggi nel cloud ibrido, dove sistemi e applicazioni eseguiti su più di un tipo di cloud devono coesistere con soluzioni su piattaforme legacy. Il Red Hat Summit 2021, tenutosi online il 27 e 28 aprile, si è focalizzato sull’automazione allo stato dell’arte a partire dal modello open source.

Paul Cormier, President and CEO di Red Hat

Paul Cormier, President and CEO di Red Hat

“Dieci anni fa dichiarammo che la open hybrid cloud era il nostro obiettivo, e ora è una realtà”, afferma Paul Cormier, President and CEO di Red Hat.

Molti dei loro competitor non riuscivano ad immaginarlo, ma Cormier prosegue dicendo “Lo sapevamo dai nostri clienti, che ascoltavamo e ascoltiamo sempre”. Open Source, Linux, Cloud, containers, Kubernetes con OpenShift e ora Edge sembra essere il percorso tracciato per competere in un mondo sempre più eterogeneo.

I container sono Linux

I containers sono Linux”, continua Cormier, introducendo la presentazione della nuova versione del Red Hat Enterprise Linux (RHEL), il sistema operativo da sempre al centro della strategia di Red Hat. Nell’ambito del regolare piano di rilasci dell’azienda è in arrivo la versione 8.4 di RHEL, con nuovi tool di gestione e soprattutto un’ottimizzazione per Edge computing.

Lo sviluppo aperto e supportato da tutti i tool possibili è al centro della proposta di Red Hat verso il mondo dei developer. Questo ramo di proposta è completo e si muove con determinazione tra microservizi, DevOps, DevSecOps e cybersecurity nel mondo dei container.

L’offerta di analytics predittive comprende ora anche Insights for OpenShift e Ansible Automation Platform.

Red Hat e i Data Center on a Chip di Nvidia

L’Open Hybrid Cloud sta ridisegnando anche l’hardware dalle fondamenta, a partire dai chip. Che se ne accorga o meno, “ogni azienda è oggi basata sull’intelligenza artificiale ” ha affermato Kevin Deierling, SVP Nvidia Networking Products di Nvidia. Dopo aver ridefinito il data processing con le sue GPU, Nvidia continua a lavorare su nuovi chip per dati (DPU) e data center (DCoaC, Data Center on a Chip) per i quali la collaborazione con Red Hat è essenziale.

L’integrazione con IBM e il quantum computing

Arvind Krishna, Chairman and Chief Executive Officer di IBM.

Arvind Krishna, Chairman and Chief Executive Officer di IBM.

Tra i più importanti ospiti del Summit 2021 c’è senz’altro Arvind Krishna, Chairman and Chief Executive Officer di IBM. “I soldi stanno dove sono i dati”, riassume il CEO. Il cloud ibrido è ben lontano dal suo sviluppo finale: “nel futuro vedremo anche centinaia di cloud”, tutti cooperanti. “Open Hybrid cloud per Edge porterà grandi innovazioni nel panorama complessivo”. Ricordiamo che IBM ha completato l’acquisizione di Red Hat a metà 2019, per cui ci si aspetta che Watson verrà integrata nei nuovi tool di data science di Red Hat, insieme a nuovi rilasci nel mondo OpenShift come Streams for Apache KafkaAPI Management e Data Science, che contribuiranno a ridurre enormemente la gestione della complessità.

A proposito di futuro, la visione di IBM si spinge più lontano: “Tra un anno parleremo di quantum computing”, conclude Krishna, annunciando un timeframe veramente ridotto per portare questa tecnologia sul mercato.

L’Edge sarà al centro della trasformazione della mobilità in rapida attuazione. Anche in Italia, Snam, gestore di una delle più lunghe reti di trasporto gas e in avanzata ricerca sull’idrogeno, deve gestire tra l’altro oltre 30 mila dispositivi IoT: l’azienda ha adottato Openshift per la sua trasformazione digitale.

L’Edge è essenziale per il 5G

L’unica costante è il cambiamento” è stata l’apertura di Matt Hicks, Executive VP per Prodotti e Tecnologie di Red Hat. È possibile che durante il percorso alcune delle linee da seguire appaiano confuse o addirittura si blocchino. Fa parte del cambiamento e ciò arricchisce il panorama e lo rende più facile da gestire, soprattutto in automatico. In questa fase storica “le industrie hanno dovuto effettuare operazioni di riconvesione (retooling), la sanità ha affrontato l’esplosione dei dati e la logistica si trova a fronteggiare volumi e modalità finora impensabili”, riassume Hicks. Poi conclude con una sentenza: “Il 5G diventa reale nell’edge computing”.

L’innovazione del 5G infatti può essere completata solamente da una infrastruttura backend in grado di sviluppare pienamente le potenzialità della rete di distribuzione.