Sento costantemente false informazioni sul multicloud nella stampa, nelle riunioni, nei corsi di formazione, nei podcast e in altre fonti in cui intervengono i professionisti del cloud. Si tratta raramente comunque di tentativi deliberati di disinformazione; semplicemente molti non capiscono cosa sia reale e cosa non lo sia in base alle loro esperienze con il multicloud.

Ecco tre miti multicloud in cui continuo a imbattermi e che andrebbero sfatati una volta per tutte.

Il multicloud risolve i problemi di lock-in

Quando sfruttate più di un singolo provider di cloud pubblico (approccio noto anche come multicloud), presumete che questa scelta vi eviterà l’odiato lock-in di un singolo provider. Non è così. Ogni volta infatti che sfruttate i servizi nativi di un provider cloud specifico, multicloud o meno, vi “ammanettate” a quel provider.

Anche se avete già i servizi di un altro provider cloud all’interno del vostro catalogo di servizi multicloud, ciò non elimina il fatto che avete sfruttato i servizi nativi di un provider cloud specifico all’interno di un’applicazione e quindi siete praticamente legati a quella piattaforma cloud. L’alternativa è il costoso refactoring per spostare un’applicazione su un altro cloud pubblico.

Questo è forse il falso mito in cui mi imbatto più spesso, considerando il numero di volte in cui i professionisti del cloud elogiano internamente i vantaggi del multicloud come modo ideale per evitare il lock-in.

Il multicloud è più economico di una singola implementazione cloud

In realtà non lo è quasi mai. Ma questo non significa che il valore dell’utilizzo del multicloud per giustificare l’aumento della spesa per il cloud computing non sarà giustificato. Nella grande maggioranza delle implementazioni multicloud, il costo della distribuzione e del funzionamento di più di un singolo cloud pubblico sarà sempre superiore a una singola distribuzione di cloud pubblico, a parità di condizioni.

State infatti pagando per l’eterogeneità e la complessità del multicloud, che amplierà inevitabilmente il talento e i tipi di strumenti operativi di cui avete bisogno. Inoltre, dovrete sfruttare le soluzioni di sicurezza cross-cloud e altri fattori che rendono il multicloud molto più costoso.

multicloud

Vedo spesso i professionisti del cloud citare il fatto che possono scegliere un provider di cloud pubblico rispetto a un altro per trovare prezzi migliori o che hanno la capacità di scegliere i servizi cloud più economici in modo dinamico al momento del bisogno.

Sebbene ci siano modi per ottenere alcuni risparmi sui costi operativi, non sono neanche lontanamente sufficienti per contrastare i costi aggiuntivi dell’eterogeneità e della complessità insite nel multicloud. Optiamo invece per il multicloud per il valore che può generare, considerando che possiamo scegliere i migliori servizi cloud tra i diversi fornitori, oltre a combinare più servizi cloud per supportare una migliore innovazione in l’azienda. Il multicloud dovrebbe riguardare più lo sfruttamento della tecnologia strategica per la vostra attività che non il solo tentativo di risparmiare pochi dollari per l’IT.

Il multicloud offre maggiore resilienza

Vedo questo falso mito emergere sempre spesso, in genere dopo che un’interruzione del cloud pubblico ha fatto notizia. L’idea di base è che se sono in grado di utilizzare più di un singolo fornitore cloud e sfruttare tipi di configurazioni per una singola applicazione e set di dati tra più fornitori, non dovrei mai essere toccato dall’interruzione di un solo provider.

In realtà, utilizzando l’opzione multicloud per il ripristino di emergenza, finirete per pagare due volte gli stessi costi operativi standard per una singola applicazione. Inoltre, pagherete per personalizzare l’applicazione e i dati per un cloud diverso, soprattutto se considerate la necessità di sviluppo, database e competenze amministrative speciali per ciascun fornitore. Tutto ciò elimina di fatto la convenienza del passaggio a più piattaforme cloud per la protezione dalle interruzioni.

Un’altra considerazione da fare riguarda il numero di interruzioni effettive che si verificano. Sebbene alcune siano state di grande entità, la maggior parte è localizzata in un’unica regione e viene risolta in un ragionevole lasso di tempo: un uptime, tra l’altro, migliore rispetto a quello della maggior parte delle aziende per i propri sistemi interni.

Questi falsi miti continueranno a esistere per quanto si tenti di farli scomparire. Il problema infatti nasce quando le aziende accettano l’uso di una tecnologia basandosi su cose non vere. E quello del multicloud è forse l’esempio più lampante di questa falsa informazione.