IBM ha presentato nei giorni scorsi il suo primo servizio Cloud di Object Storage, offerta basata su più di 400 brevetti e realizzata sulla base della tecnologia innovativa di Cleversafe chiamata SecureSlice. Il servizio ridefinisce i criteri di sicurezza, disponibilità e di economia di scala per la archiviazione, gestione e accesso di “massive” quantità di informazioni digitali in ambienti ibridi.

Una nova soluzione che si inserisce in un mercato in cui, sebbene molte organizzazioni si rivolgano al cloud per una migliore efficienza e agilità dell’IT, i clienti rilevano ancora un divario rispetto alle loro aspettative nell’archiviazione di volumi sempre più grandi di dati, sia on premises che off premises.

Attualmente le aziende sono infatti costrette a scegliere tra l’archiviazione dei dati su server e sistemi di storage on premises o nel cloud. È un dilemma che ha ostacolato la flessibilità delle imprese e ha fatto lievitare i costi infrastrutturali. Parallelamente, vista la continua crescita dei volumi di dati nei vari settori di industria, si è intensificata la necessità di creare soluzioni flessibili di storage in ambienti ibridi.

Con le nuove offerte storage-as-a-service Cloud Object Storage, IBM punta sia a ridurre i costi dello storage fino al 25% rispetto alle offerte dei concorrenti, sia a memorizzare in modo più semplice, sicuro ed economico questo volume crescente di informazioni digitali. La già citata tecnologia SecureSlice rappresenta il cuore di IBM Cloud Object Storage e associa crittografia, erasure coding e geo-dispersione dei dati per maggiore sicurezza, disponibilità, economicità e flessibilità.

Tutti i servizi IBM Cloud Object Storage supportano le interfacce Amazon S3 e OpenStack Swift

A livello di sicurezza, quando i dati entrano nel sistema IBM Cloud Object Storage, SecureSlice crittografa automaticamente ogni segmento di dati prima che questo sia sottoposto a erasure coding e sia geograficamente disperso. I contenuti possono essere riassemblati solo attraverso la tecnologia Accesser di IBM Cloud presso il data center principale del cliente, dove i dati sono stati originariamente ricevuti e decrittografati da SecureSlice.

IBM Cloud Object Storage è anche in grado di tollerare anche fuori servizio regionali catastrofici senza alcuna interruzione dell’accesso ai dati o la necessità di un intervento del cliente. La disponibilità continua è quindi intrinseca nell’architettura, mentre altri fornitori tradizionali di storage su cloud lasciano al cliente l’onere della gestione dei dati e il costo della creazione e del mantenimento di una seconda copia a protezione di fuori servizio a livello regionale.

IBM Cloud Object Storage è infine offerto in due tipologie di servizio publico multitenant: il Servizio Interregionale (Cross Regional Service), che invia i segmenti dati in almeno tre Data Centes IBM Cloud geograficamente dispersi, e il Servizio Regionale (Regional Service), che invece conserva i dati in più Data Center IBM all’interno di una singola regione. Tutti i servizi IBM Cloud Object Storage on premises o off premises supportano le interfacce Amazon S3 e OpenStack Swift per una maggiore flessibilità di programmazione.