Nutanix ha annunciato i risultati relativi al settore pubblico della quinta indagine annuale dell’Enterprise Cloud Index (ECI), che misura i progressi delle aziende nell’adozione del cloud. Il report, che ha coinvolto 1.450 responsabili delle decisioni in ambito IT in tutto il mondo tra dicembre 2022 e gennaio 2023, rivela che le organizzazioni del settore pubblico prevedono di quintuplicare le loro implementazioni multicloud ibride nei prossimi tre anni. Nel complesso, gli intervistati di questo settore prevedono di aumentare l’utilizzo generale di infrastrutture IT miste al 73%. In particolare, cybersecurity, sovranità, protezione e ripristino dei dati risultano essere i principali fattori che guidano le decisioni di acquisto di infrastrutture IT di questo segmento.

“La pandemia di COVID-19 ha evidenziato l’importanza dell’agilità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti nei settori della pubblica amministrazione, dell’istruzione e della sanità. Per rispondere a questa necessità, i responsabili IT del settore pubblico stanno adottando ambienti IT diversificati, che comprendono data center, edge computing, colocation e diversi cloud pubblici per soddisfare le proprie specifiche esigenze. Questo approccio, infatti, offre la libertà di collocare e spostare i carichi di lavoro e le applicazioni nel luogo più adatto a soddisfare le loro priorità strategiche; tuttavia, questo comporta anche nuove sfide, tra cui la complessità insita negli ambienti multicloud ibridi” ha dichiarato Sammy Zoghlami, SVP EMEA di Nutanix.

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  • Le organizzazioni del settore pubblico prevedono di quintuplicare le implementazioni di hybrid multicloud. Inoltre, prevedono di più che raddoppiare l’utilizzo di più cloud pubblici (“multicloud”). Gli intervistati del settore pubblico si aspettano che l’uso di tutti gli altri modelli operativi IT, tra cui l’infrastruttura on-premise, diminuirà durante questo periodo.
  • La cybersecurity e la sovranità dei dati sono i principali fattori che stimolano gli investimenti nell’infrastruttura IT. Tra le aziende del settore pubblico, la sicurezza informatica e la sovranità dei dati, ovvero la capacità di rispettare le normative nazionali in materia di archiviazione e controllo dei dati, sono i criteri principali, con il 13% ciascuno, mentre i costi sono stati menzionati meno frequentemente.
  • Gli ambienti misti creano nuove sfide per la gestione dei dati, dato che il valore e il volume nel settore pubblico continuano ad aumentare in modo significativo. L’analisi e l’orchestrazione dei dati, la protezione e il ripristino dei dati e i costi di archiviazione dei dati figurano tra le sfide principali. I risultati indicano anche una lacuna nelle capacità di avere visibilità di tutti i dati che risiedono nell’infrastruttura IT estesa. C’è spazio, quindi, per migliorare la disponibilità di strumenti integrati per le operazioni IT ibride, poiché i dipartimenti IT non possono gestire, proteggere, sincronizzare o analizzare ciò che non riescono a vedere.
  • La motivazione principale dello spostamento di applicazioni nell’ultimo anno è stata il miglioramento della sicurezza dei dati. Quasi tutti gli intervistati del settore pubblico a livello globale (98%) hanno dichiarato di aver spostato applicazioni tra le infrastrutture IT negli ultimi 12 mesi e il 47% ha citato come motivazione il desiderio di migliorare il livello di sicurezza della propria azienda o la capacità di soddisfare i requisiti normativi. Il rafforzamento della sicurezza dei dati è stato anche il motivo principale dello spostamento delle applicazioni tra tutti gli intervistati dell’ECI, con una percentuale simile (46%). La speranza di accelerare la velocità di accesso ai dati è è stato il secondo motivo per la mobilità delle applicazioni tra gli intervistati del settore pubblico (39%), seguita dal desiderio di integrazione con servizi native nel cloud, come l’intelligenza artificiale e il machine learning (38%).
  • Controllo dei costi IT. La maggior parte degli intervistati pone il controllo dei costi in cima alla lista delle sfide da affrontare. Per esempio, l’86% degli intervistati del settore pubblico e l’85% degli intervistati a livello globale hanno descritto il controllo dei costi del cloud come una sfida nella gestione delle loro attuali infrastrutture IT, e più di un terzo di ciascun gruppo – il 36% delle organizzazioni del settore pubblico e il 34% degli intervistati a livello globale – ha dichiarato che si tratta di una sfida “significativa”.

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La crescente varietà delle infrastrutture, unitamente a una maggiore attenzione per l’archiviazione dei dati, la gestione, la sicurezza e i servizi, sta spingendo tutti i professionisti IT del settore pubblico a implementare operazioni ibride che uniscano le infrastrutture pubbliche e private. Quasi tutti gli intervistati, compreso il 95% degli intervistati del settore pubblico, hanno espresso il desiderio di avere un unico luogo per visionare e gestire i molti aspetti delle loro diverse infrastrutture. Con l’emergere di queste funzionalità, gli intervistati avranno accesso a strumenti unificati che offrono visibilità su dove risiedono tutti i dati, consentono ai team IT di gestire in modo olistico le applicazioni e i dati e permettono loro di apportare le modifiche necessarie per soddisfare i requisiti in continua evoluzione in materia di sicurezza dei dati, backup, conformità, prestazioni e costi.